Inseguimento a Trezzano sul Naviglio porta al sequestro di 10 kg di cocaina e 230 mila euro
Un inseguimento a Trezzano sul Naviglio nel tardo pomeriggio di ieri ha portato alla cattura di due spacciatori marocchini che custodivano in casa 10 kg di cocaina e 227mila euro in contanti.
Quando si raccontano le azioni dei carabinieri nei sequestri di droga, sembrano sempre casuali e che siano molto fortunati, ma possiamo lecitamente sospettare che la conoscenza del territorio e dei “soggetti” che vi si muovono li porti a guidare abilmente la fortuna a loro favore come è successo ieri, a Trezzano sul Naviglio. Una pattuglia di carabinieri della compagnia di Cornaredo stava effettuando un controllo del territorio in appoggio alla compagnia dei Carabinieri di Corsico. Qui hanno effettuato un posto di blocco e dato l’alt ad un’automobile che passava e che aveva a bordo due facce sospette.
Inseguimento a Trezzano sul Naviglio. Inizia in auto e continua a piedi
L’autista dell’auto, alla vista dei carabinieri, ha deciso per la fuga ed è iniziato un inseguimento che ha portato ad una zona di campagna di Trezzano sul Naviglio. I due sospettati hanno abbandonato l’auto e continuato la fuga a piedi, gettandosi nei prati ma sono stati raggiunti quasi subito dai carabinieri che li hanno bloccati e arrestati. Il primo reato era contestato. La fuga e la resistenza alle forze dell’ordine sono punite.
All’identificazione i 2 sono risultati essere pregiudicati per fatti di droga. I due marocchini, 23 e 46 anni, sono domiciliati a Peschiera Borromeo, nella frazione San Bovio. Comportamento e precedenti erano sufficienti per sottoporli ad una perquisizione estesa anche alla loro abitazione. Qui, nascosti in un mobile, c’erano 10 panetti di cocaina da 1 kg ciascuno e 227mila 950 euro in contanti. Nell’appartamento c’era anche materiale per il confezionamento e per la pesatura delle dosi.
I fortunati carabinieri hanno sequestrato tutto. I due marocchini sono stati portati a San Vittore, a Milano. Dopo l’espletamento delle formalità la droga è stata mandata all’incenerimento e il denaro versato sul conto corrente statale che raccoglie i fondi destinati alla lotta al traffico di stupefacenti.
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