Un 1 maggio diverso. Dal parlamento occupato al Piemonte
1 maggio 2020. Anche il Deputato Canavesano della Lega On. Alessandro Giglio Vigna ha partecipato all’occupazione dell’Aula di Montecitorio e lo ha annunciato con una lunga diretta Facebook in cui ha sottolineato il perché di tale gesto.
Dice il Parlamentare: “non si ricorda in Europa un’azione di protesta di questo tipo, giorno e notte in Aula per ribadire alcuni principi. Prima di tutto il Parlamento deve tornare ad avere il suo ruolo, basta DPCM, le norme devono passare da Camera e Senato”. Passa poi a parlare dei temi economici: “diversi autonomi non hanno ricevuto i 600 euro, alle imprese è stato detto di indebitarsi con le banche: e le casse integrazione?
Nel mio discorso ho voluto evidenziare il rapporto stato regioni, ovvero più potere alle regioni in questa fase, libertà di scelta in base ai dati e alla realtà oggettiva e infine penso che, per quanto riguarda la politica europea e Internazionale, la BCE debba svolgere il ruolo di banca centrale degli stati più colpiti e comprare i nostri Titoli di Stato: non dobbiamo diventare schiavi di Pechino come vorrebbero i 5 stelle; folle e pericoloso il rapporto fra 5 stelle e Cina!
Occupazione del 1 maggio
Non a caso questa civile occupazione è stata organizzata a ridosso del 1 maggio, ribadiamo quindi che lo stato debba in questa fase fare di più per riconoscere il giusto a lavoratori, autonomi e imprenditori. L’Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro: lavoratori, autonomi e imprenditori ci sono sempre stati per lo stato, è quindi ora che lo stato ricambi!”.
1 maggio in Piemonte
Il Consigliere Regionale Andrea Cane esprime infine le aspettative della Regione anche dal punto di vista di chi non abita nelle grandi città: “oggi non è solo la Festa dei Lavoratori ma è anche il primo giorno di un mese che probabilmente ci riporterà con attenzione a riabituarci alle nostre vite precedenti al Coronavirus.
Dato che di negatività sinistre se ne sentono fin troppe, oggi vorrei concentrarmi su visioni positive, ovvero di una società che vivrà con più rispetto verso il prossimo, apprezzando anche le piccole quotidianità che prima passavano inosservate.
Non so se le parole d’ordine dei mesi, anni futuri, saranno per esempio Famiglia e Smart Working, sicuramente sogno un’Italia delle Regioni e dei Comuni, che riprenderà a produrre a pieno regime le nostre eccellenze, dove la gente tornerà a riassaporare le sue origini e certi luoghi che sembravano dimenticati, ovvero le Campagne, le Colline, le Montagne e i Piccoli Comuni in generale. Auguro un buon Primo Maggio in modo particolare a tutti i Piemontesi che hanno resistito a casa in questi mesi con pazienza e coraggio!”.
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