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Borgosesia. Il sindaco Paolo Tiramani ha ricevuto dai cittadini una segnalazione sull’aumento dei prezzi dei generi di prima necessità nei supermercati. Ha quindi fatto il giro di tutte le attività commerciali e si è fatto consegnare le tabelle dei prezi di gennaio e di questi gironi, per fare un confronto.
Dal confronto ha rilevato, con disappunto, che i prezzi di alcuni prodotti sembrano essere lievitati con la quarantena.
“Così non va!” ha detto Paolo Tiramani. “Il periodo è molto difficile per tutti, i supermercati sono gli unici soggetti che non subiscono gli effetti della generale serrata delle attività, è dunque inaccettabile che aumentino i prezzi. Per questo mi sono subito attivato, chiedendo loro gentilmente, ma fermamente, di fornirmi gli elenchi dei prezzi praticati dai punti vendita nel mese di gennaio, i prezzi attuali e le motivazioni che hanno determinato eventuali aumenti degli stessi. E’ importante in questa fase, che ci sia da parte di tutti la massima onestà e mi aspetto che i supermercati cittadini offrano la loro collaborazione”.
Le segnalazioni pervenute a Tiramani, e dallo stesso verificate, riguardano soprattutto prodotti freschi: frutta, verdura, carni, pesce, formaggi e salumi: “Sono tipologie alimentari importanti determinanti per la salute di tutti e la crescita dei bambini: vigilerò affinché nessuno si approfitti della congiuntura che stiamo attraversando per guadagnare sulle spalle della popolazione. Ed ovviamente interverrò laddove risultino aumenti ingiustificati, rendendo noto l’esito di questa indagine in modo che i cittadini siano correttamente informati!”
Aumentare i prezzi al consumo dei generi alimentari di prima necessità durante una quarantena è una specie di Borsa Nera contraria ad ogni etica umana. C’è infatti il libero mercato e la legge della domanda e dell’offerta, ma quando si è in lockdown, e si è obbligati a servirsi solo di alcuni esercizi commerciali, senza uscire dai confini del proprio comune, La domanda non è più libera come non è più libero il mercato.
Alzare i prezzi significa speculare, Se la speculazione è accettabile su alcuni tipi di prodotti di lusso, non è accettabile sui prodotti di prima necessità.
Quindi fa bene il sindaco Paolo Tiramani ad occuparsi del problema. Se lo Stato non gli dà il diritto di calmierare i prezzi, imponendo il prezzo massimo per un paniere di prodotti e, sempre lo Stato non prende provvedimenti in questo senso, l’unica cosa che resta da fare è rendere pubblica la lista degli esercizi pubblici che si sono approfittati della gravità della situazione, in modo da non dimenticarsi del loro comportamento quando si tornerà alla normalità.
Articolo aggiornato il 17/04/2020 17:36