Melzo, notte di fuoco. I carabinieri arrestano pericoloso dominicano
Melzo. Notte di fuoco. Ieri sera, in via Giacomo Matteotti, i carabinieri hanno catturato un 40 enne dominicano che si er abarricato in casa. Era ricercato per una violenta rapina in cui un uomo era stato ferito a colpi di machete.
L notte di fuoco ha inizio alle 23,16 quando arriva una richiesta d’aiuto al 112. La segnalazione è per una rissa con principio di incendio in un appartamento al terzo piano di una palazzina. Sul posto arrivano i vigili del fuoco, le ambulanze del 118 e i carabinieri della stazione di Melzo e della sezione operativa. All’arrivo i militari hanno accertato che L. R.E., un 40enne dominicano, si era barricato in casa dopo aver dato in escandescenze, aver colpito i coinquilini e aver dato fuoco ad alcune lenzuola.
La moglie 25enne dell’uomo, anche lei dominicana, e i 3 coinquilini erano in strada. Hanno raccontato essere riusciti a fuggire dall’appartamento. B.O., 36 anni, dominicano, aveva affittato parti del suo appartamento agli altri. Aveva delle ferite da percosse alla testa ed è stato medicato e portato, in codice verde, al pronto soccorso dell’ospedale di Melzo. Anche un altro dominicano. S. D. D, 24 anni, ha dovuto essere medicato per delle ferite al volto. Anche lui è stato portato all’ospedale di Melzo in codice verde. Un altro coinquilino, un albanese di 37 anni, e la moglie di L.R.E. non hanno avuto bisogno di cure.
Notte di fuoco. L’intervento di forza alle 5 del mattino
L.R.E. aveva spento da solo le fiamme, ma si era barricato in casa e si rifiutava di uscire. Sono quindi intervenute le API (Aliquote Pronto Intervento) del Comando Provinciale di Milano con un militare esperto negoziatore per tentare una mediazione con il dominicano. Nulla da fare. Alle 5 del mattino le Aliquote di Pronto Intervento dei carabinieri hanno deciso di intervenire di forza facendo irruzione in casa dalla porta d’ingresso e bloccando in sicurezza il sudamericano. Nessuno si è fatto male.
E’ stata un’ operazione molto pericolosa, anche se il dominicano è risultato, poi, essere disarmato. Durante il controllo sulla sua identità i carabinieri avevano scoperto che il tribunale di Venezia aveva emesso suo carico del dominicano un ordine di custodia cautelare in carcere. Gli è attribuita la partecipazione ad una rapina avvenuta a San Donà di Piave il primo gennaio 2016.
San Donà di Piave
Quel venerdì primo gennaio 2016, in pieno giorno, 3 sudamericani avevano assaltato un appartamento in via Giorgione, in cui abitavano un altro dominicano e un uomo e una donna italiani, tutti sui 20 anni. I rapinatori erano armati di coltello e machete. Una delle vittime, che aveva tentato di resistere, era stata ferita ad una gamba con una brutta coltellata. Poi i rapinatori erano scappati portandosi via i soldi e un televisore eL.R,E. si era reso irreperibile, fino a ieri sera, nella notte di fuoco a Melzo.
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