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La rubrica di arte pittorica collegata a itinerari turistici, con opere di Sandro Borroni, ci riporta per la seconda volta alla galleria Vittorio Emanuele di Milano, in particolare al dettaglio dell’abside.
Il pittore boffalorese Sandro Borroni,attraverso le sue opere realizzate con una tecnica innovativa e di avanguardia, ci conduce infatti settimana per settimana (per tutto il 2020) alla scoperta di Milano, della Lombardia, dell’Italia e del mondo intero.
Prendendo spunto dai quadri di Borroni, proponiamo accenni storici e curiosità legati ai luoghi citati, cosicchè si possano scegliere come mete turistiche. “Co Notizie”, infatti, copre la Lombardia ed essendo on line può raggiungere anche mete lontane. Non resta dunque che viaggiare nella magia delle opere dell’artista e sui passi della storia!
SANDRO BORRONI nasce a Legnano nel 1944. Vive e lavora a Boffalora sopra Ticino (MI). Ha iniziato il suo percorso artistico da autodidatta e questo gli ha permesso di non subire la fascinazione degli stili pittorici dei grandi nomi della pittura mondiale, ma di seguire la sua genialità e capacità che l’ha condotto ad ideare una nuova tecnica pittorica: la BLINDATURA DEL COLORE, che consiste nell’inserimento dei colori ad olio all’interno di “cordoncini” che ne delimitano gli spazi, creando armonie cromatiche in una sintesi di ensemble di luci e colori.
Nella sua pittura, i temi ricorrenti sono le vedute urbane, i siti industriali o cantieri navali, identità passate e future delle nostre città. La scelta del soggetto è frutto di studi approfonditi e, dietro ad ogni analisi operata dall’artista, c’è sempre la motivazione. Ogni sua opera racconta cioè una storia.
Le sue tele sono realizzate con minuzia di particolari e i colori, blindati nelle linee in rilievo del cordoncino bianco, creano suggestioni bidimensionali che emozionano, danno nuovo significato agli spazi consueti che circondano e creano il quotidiano. Per visitare la galleria dell’artista, basta collegarsi a www.sandroborroni.com
In mostra l’ottagono e le quattro lunette che rappresentano a loro volta i quattro continenti.
All’intersezione dei bracci della Galleria si trova lo spazio sormontato dalla cupola, chiamato “ottagono” per la sua forma ottenuta dal taglio dei quattro angoli all’incrocio delle due gallerie ortogonali.
In origine erano state posizionate 25 statue di gesso che raffiguravano i personaggi della storia italiana più importanti come ad esempio Dante Alighieri, Leonardo Da Vinci, Cavour, Alessandro Volta. Le statue furono realizzate dai maggiori scultori milanesi dell’epoca. Vennero poi rimosse e mai risistemate a partire dal 1891 per via della loro cattive condizioni di conservazione.
Le cime delle quattro pareti derivate dal taglio sono ornate ognuna da una lunetta dipinta e ogni lunetta rappresenta un continente allora conosciuto: l’America è una donna circondata da figure dalla pelle scura e da un indigeno; l’Asia è una donna seduta sul trono e omaggiata con doni da personaggi dai lineamenti orientali; l’Europa è raffigurata in abiti antichi sorvegliata da un uomo alato che impugna un alloro; l’Africa è rappresentata in abiti da antica Egizia affiancata da un leone e un moro che le dona un fascio di grano.
Articolo aggiornato il 16/01/2021 12:48