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Magenta. Gli studenti della seconda B della scuola secondaria di primo grado Francesco Baracca di Magenta, sotto la guida dell’esperta restauratrice magentina Sara Garanzini, hanno compiuto il delicato restauro di alcune tele di Maestri del Novecento. La finalità è la partecipazione al concorso annuale promosso da Federchimica.
I ragazzi hanno compiuto il primo passo in questo progetto studiando le norme le leggi che regolano e tutelano i beni culturali ed artistici in Italia. Questa parte è stata curata dalla docente di italiano, la professoressa Luisa Cairati.
Poi sono passati al lavoro sulle tele fornite dalla restauratrice Sara Garanzini e sulle quali è stato compiuto l’intervento. Si tratta di tele realizzate nel secolo scorso da pittori del nostro territorio. Un significativo contributo alla valorizzazione della storia dell’arte locale. I giovani apprendisti erano forniti di mascherine e attrezzature specifiche come sigillanti solventi pittura e pennelli e altri materiali di qualità Donati dalla ditta Keim.
Con mani abili e disciplinate e lo sguardo attento ogni ragazzo ha contribuito, in base alle proprie attitudini e inclinazioni, al successo del progetto che ha previsto anche la realizzazione di un affresco sperimentale è uno relativo ad un fregio Liberty. Gli alunni della seconda B sono stati seguiti dai docenti della materia, la professoressa Luana Marchese e il professor Aronne Almasio, che proseguirà il lavoro anche con gli studenti della seconda E del Francesco Baracca.
Ai ragazzi è stata data la possibilità di lavorare in un contesto alternativo a quello tradizionale del laboratorio scientifico, attivando nuove competenze legate alle intelligenza creativa e applicativa.
Anche la restauratrice Sara Garanzini è stata contenta dell’esperienza. “Lavorare con i ragazzi è un’esperienza stimolante così come suscitare in loro curiosità e desiderio di apprendere attraverso la formulazione di domande che consentono di stabilire una relazione significativa con l’adulto, creando in questo modo una stretta collaborazione e favorendo la trasmissione di conoscenze fra generazioni. La conservazione dell’Opera, che si compie attraverso il restauro, ha un significato profondo, che rimanda alla consapevolezza del valore del passato”.
Nel commentare il progetto, anche alla luce del fatto che questa attività ha fornito un valido contributo all’orientamento degli alunni in vista della scelta scolastica e professionale dopo la terza media, il dirigente scolastico De Francesco Baracca, Davide Basano, ha detto che “l’apertura dell’ Istituto Comprensivo Carlo Fontana alle migliori risorse del territorio sta producendo ottimi frutti. Mi auguro che questa esperienza si possa ripetere e che la disponibilità dei professori magentini offre ulteriori opportunità di arricchimento culturale per i nostri studenti “.
Articolo aggiornato il 06/02/2020 18:11