Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Milano. I carabinieri dei N.A.S., il nucleo anti sofisticazioni, di Milano hanno scoperto una truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, che ha rischiato di mettere a repentaglio la salute di giovani atleti, che frequentano palestre di pesistica e che volevano avere la classica tartaruga senza fare troppa fatica.
Un gruppo di persone, accusate di associazione a delinquere, e fra cui vi era anche un dipendente di una ASL, si era organizzata per procurare loro la Somatropina, l’ormone che fa crescere velocemente la massa muscolare.
Avevano assoldato alcune persone insospettabili che presentavano in diverse farmacie ricette “rosse” rubate da quelle destinate a ospedali e ambulatori medici. Le ricette erano intestate a persone ignare e che avevano codici di esenzione per reddito o disoccupazione, e che quindi non pagano i medicinali. Ogni ricetta riportava l’ordinazione di scatole di somatropina, che ha un costo a scatola che varia dai 750 euro del farmaco di marca alle circa 500 del farmaco generico. Le scatole erano poi consegnate ai principali indagati che le rivendevano a istruttori di palestre, per i loro allevi.
Oggi la conclusione dell’indagine, iniziata nel novembre del 2018, con l’arresto con detenzione cautelare in carcere di un pluripregiudicato 49enne, D.L., e di A.L., 28 enni. Ad altre 7 persone, incensurate, sono state notificate ordinanze di obbligo di dimora e di firma. Fra queste anche il dipendente di una Asl cui è stata comunicata anche la sospensione dall’esercizio del servizio pubblico per 6 mesi. Una ventina di istruttori delle palestre sono indagati a piede libero. L’operazione si è svolta nelle provincie di Milano e Monza Brianza, Lecco e Genova, ma la banda operava nelle provincie di Milano e Monza Brianza.
I primi ad accorgersi che c’era qualcosa che non andava sono stati i farmacisti. Troppe ricette risultate poi rubate consegnate in farmacia con prescritti dei farmaci dopanti, contenenti somatropina, l’ormone della crescita. Si tratta di un medicinale, pericoloso se non necessario e se non usato sotto controllo medico, che permette di ottenere velocemente la crescita della massa muscolare, ma che ha molti effetti collaterali. Dalle denunce dei farmacisti sono partite le indagini dei N.A.S. che hanno scoperto la truffa ed eseguito le ordinanze, coadiuvati dai comandi provinciali delle città di Genova, Lecco, Milano e Monza Brianza.
In 6 casi le persone che si sono presentate in farmacia con la ricetta rubata sono state fermate mentre consegnavano le ricette in farmacia. Uno, per rendere più credibile la sua storia, era andato in farmacia con il figlio minorenne. La somatropina è infatti prescritta ad adolescenti e bambini che hanno problemi di crescita. In questo caso il rischio corso dal genitore va ben oltre quello del tentativo di truffa, perchè il reato compiuto in presenza di un minore è un’aggravante che finisce spesso sui tavoli del tribunale dei minori. Il rischio è quindi che il bambino paghi doppiamente e personalmente le conseguenze del reato del genitore. Fra gli insospettabili anche il dipendente 52enne di una Asl che consegnava i ricettari ai truffatori.
In un altro caso , durante una delle 10 perquisizioni effettuate, sono state trovate delle armi. Per la precisione 1 pistola Smith & Wesson calibro 38 mm special con 11 cartucce calibro 38, 1 pistola scacciacani “Brixia Arms modello 92”, calibro 8 mm senza tappo rosso con 37 cartucce a salve, 1 pugnale militare lungo 21 cm di cui 11 di lama e con il dorso a sega. Durante le perquisizioni sono state trovate anche 100 ricette rosse rubate, alcune già contabilizzate nei flussi della Regione Lombardia per il rimborso.
Il danno al Servizio Sanitario Nazionale è stimato per il solo 2018 intorno ai 60mila euro. Nei confronti di 4 persone è stato anche disposto il sequestro preventivo di beni, per circa 20mila euro, denaro che si trovava su 5 diversi conti correnti bancari.
Articolo aggiornato il 22/01/2020 17:14