Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Milano. Lo hanno trovato questa mattina alle 7:40 sulla sua sedia a rotelle, coperto da un piumone, in rigor mortis. Deve essere morto ieri sera prima di potersi sdraiare sulla sua brandina. È il disabile che è morto di freddo questa notte appena fuori dalla stazione Molino Dorino, metropolitana rossa, linea 1. Di lui avevamo parlato lo scorso 18 novembre, nell’articolo Immagini di Milano sotto la pioggia
Era poco più di un mese che l’uomo, un vero disabile che si muoveva in sedia a rotelle, aveva trasportato davanti alla stazione della metropolitana di Molino Dorino una brandina con materasso e lenzuola, e la sua sedia a rotelle. Non faceva nulla, non chiedeva nemmeno l’elemosina. Passava le sue giornate fra la brandina e la sedia a rotelle, sotto gli occhi dell’andirivieni dei pendolari della metropolitana.
Quante volte ho avuto la tentazione di fotografarlo e di essere diretta nello scriverne. Vedevo il realismo doloroso, l’ immagine che distrugge quella della Milano figa e turistica che Beppe Sala propone al mondo. Mi ha sempre fermato il rispetto, il timore, e anche il sapere che non avrei potuto pubblicare la sua foto. Sarebbe stata bannata da Facebook, da Google e da YouTube e da qualunque altro luogo virtuale o cartaceo, perché riprendeva un disabile nella sua disabilità e nella sua povertà. Oggi me ne pento amaramente. Ora è troppo tardi. Forse, se l’avessi scattata, se fossi stata più cinica e più coraggiosa, qualcuno avrebbe potuto salvargli la vita.
Appunto, forse. Era senza casa, senza assistenza, con l’impossibilità di cavarsela da solo. Le segnalazioni al Comune sono state parecchie, tentativi di aiutarlo anche, ma nessuno pareva aver voglia di farsi sul serio carico dell’uomo e della sua situazione. Ce ne sono tanti a Milano. Non vanno nei dormitori perché ci vanno persone troppo aggressive. Le comunità di assistenza non li assistono. Il buonismo che permea l’amministrazione Sala si limita a invitare raccogliere fondi, coperte e giacconi per questi poveri Cristi che non hanno casa, non hanno cibo e non possono scaldarsi. da palazzo Marino si guardano bene dal risolvere il problema, o perlomeno provarci.
Purtroppo questa volta il miracolo a Milano non c’è stato. Non vedremo più nè la brandina nè la carrozzina al di fuori della stazione della metropolitana dove si fermano i pullman. Sono state portate via insieme al corpo del disabile morto. Carmela Rozza cerca di metterci una pezza pubblicando su Facebook i link degli articoli in cui si parla di un clochard morto di freddo. Dice che non deve accadere più e per questo invita a donare delle coperte.
Milano è piena di gente che dorme per strada, alcuni sono stranieri, altri italiani, alcuni anziani e altri giovani e forti, e altri ancora deboli, disabili, affamati e soli. In questa Milano che è diventata così fredda, al mattino vedremo passare per le vie i monatti con il carretto, come durante la peste del 1600.
Articolo aggiornato il 23/08/2022 00:16