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Si avvicina il Natale e tutti i bambini preparano le letterine da spedire a Gesù Bambino o a Babbo Natale. L’ho fatto anche Allegra, la bambina che è rinchiusa in una comunità per minori da 2 anni e che ancora vi ci si trova nonostante i genitori siano stati assolti per non aver commesso il fatto, dopo essere stati accusati di maltrattamenti nei confronti della stessa Allegra.
” Caro Babbo Natale, Spero di essermi comportata bene anche se la scuola non proprio va bene.Ti chiedo di farmi tornare a casa da mia mamma e papà”. Questo è quello che ha scritto Allegra nella letterina, spartana sincera e diretta, che ha consegnato debitamente alla mamma la scorsa settimana quando è riuscita finalmente a vederla nello spazio neutro disinquinato.
A proposito dello spazio neutro di Voghera, di cui avevo parlato in questo articolo, per disinquinarlo è stato portato a Mortara. Le assistenti sociali mi avevano detto che Allegra non poteva vedere i suoi genitori il primo novembre perché era festa e perchè lo spazio neutro era inquinato da problemi relazionali. A Mortara le persone che si sono incontrate erano sempre le stesse: Allegra, sua mamma e suo papà, e l’educatore di sempre, ma inquinamenti non se ne sono visti.
Già qualche tempo fa Allegra aveva scritto una lettera. Era molto simile a questa e avrebbe dovuto arrivare al giudice che deve decidere sulla sua vita. Il contenuto era molto simile a quello della letterina che ha inviato ora Babbo Natale, ma quella lettera si è persa nei meandri della burocrazia. Non ce ne è più traccia. Ora invece seguirà la strada ufficiale, sarà spedita in Lapponia per poi tornare e appoggiarsi sulla scrivania dell’ avvocato che si occupa del caso di Allegra e per essere allegata quindi al fascicolo dove si spera che il giudice la legga insieme agli altri documenti. Babbo Natale dovrà farsi da garante questa volta che il desiderio più intimo e grande di una bambina di 8 anni sia rispettato. Tornare a casa da sua mamma e da suo papà.
Articolo aggiornato il 12/11/2019 00:00