Comasina nel degrado. Violenza e pedofilia nel quartiere milanese
Milano, quartiere Comasina. Un’altra storia di infanzia rubata che ha ancora dei lati oscuri. E’ la storia di Alessia, 14 anni, che ha denunciato il compagno della madre per le numerose violenze e per aver tentato diverse volete di essersi infilato nel suo letto, da quando aveva solo 12 anni.
Botte fino a rompergli le ossa
L’uomo, 44 anni e italiano, è noto per vivere di spaccio furti e altri reati e lavoretti di fortuna. Vive con la donna, italiana e di 41 anni, e con i suoi 4 figli dal 2015. Lei si arrangia facendo la cameriera e la lavapiatti per alcune cooperative di catering, per fare i servizi in casa e le pulizie e integra con il reddito di cittadinanza. Ha 5 figli. Solo l’ultimo è figlio anche dell’attuale compagno. La più grande è Alessia, che ora ha 14 anni, gli altri sono due maschietti tra i 6 e i 10 anni.
Dal 2015 questi bambini vivono un incubo: la madre è completamente succube del nuovo compagno, un uomo violento che la picchia selvaggiamente, fino a rompergli le ossa.
Quando l’uomo comincia a picchiare la madre, Alessia nasconde i fratellini nell’armadio e chiede aiuto. Ci sono numerosi interventi delle forze dell’ordine, in quella casa della Comasina, ma mai nessuno risolutivo perchè la madre non denuncia le violenze. I bambini non sono curati, alcune volte vengono lavati sotto la doccia e mandati a letto ancora bagnati. Poi però nasce l’ultimo bambino e in ospedale si accorgono che è positivo alla cannabis. Gli assistenti sociali intervengono e allontanano tutti e 5 i bambini ricoverandoli in comunità.
Il meticoloso lavoro della polizia
La madre rimane con l’uomo. Durante l’udienza per l’affidamento dei bambini, l’uomo insulta il giudice e per questo vien denunciato presso il tribunale di Brescia: per gli uomini del commissariato Comasina, comandato dal vicequestore D’Urso, comincia un difficile lavoro di indagine. Si scopre che qualche anno prima c’era già stata una denuncia per lesioni e maltrattamenti in famiglia. Lui fu assolto perchè la donna durante il processo d’appello non confermò la denuncia. Ci sono altri 7 procedimenti di vario titolo a carico dell’uomo. La ricostruzione di precedenti e le testimonianze sugli atti sono meticolosamente infascicolati
Intanto la piccola Alessia scopre di essere incinta e torna a vivere a casa con la madre e il suo compagno. Qui abbiamo un buco nel racconto.
Confusione per proteggere l’identità della bambina
Per tanti motivi, fra cui anche quello di garantire protezione alla 14enne, le informazioni fra il momento in cui Alessia è ricoverata in comunità e quello in cui la ritroviamo nuovamente a casa della madre e incinta, quasi alla fine della sua gravidanza, sono confuse. Le approfondirò in seguito perchè ho qualche punto che non mi è ben chiaro. Qualche settimana fa però l’uomo picchia ferocemente la compagna e arriva a spaccarle la milza e alcune costole. Lei non vuole ancora parlare. Alessia però è una minorenne che ha assistito alla violenza e quindi il codice rosso vien attivato per lei. Alessia decide di raccontare tutta la sua storia e i tentativi dell’uomo di entrare nel suo lettino. Finalmente l’orco può essere arrestato con un quadro probatorio certo e incontestabile. Le accuse che il pm ha formulato per lui sono di lesioni, maltrattamenti e atti di pedofilia.
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.