Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Milano. Per un caso è stato scoperto un tentativo di truffa, piuttosto arzigogolato, all’inail e ad un’azienda di sorveglianza, che ha portato all’arresto di una guardia giurata armata che diceva di essere caduta in un tombino e che aveva in casa un piccolo arsenale oltre alla pistola d’ordinanza.
Tutto è cominciato quando, alle 6 del mattino di ieri, alla centrale operativa del 112 è arrivata una chiamata che indicava che una guardia giurata armata era caduta in un tombino nella zona di via Famagosta e che aveva bisogno di aiuto. I sanitari dell’ambulanza sono giunti sul posto insieme alla pattuglia del commissariato di Porta Genova e hanno effettivamente trovato la guardia giurata armata. L’uomo era dolorante e sdraiato sul marciapiedi. I poliziotti hanno subito notato la fondina vuota e hanno domandato alla guardia dove fosse la pistola. Qui sono iniziati i problemi perchè G.J. M. , 49ene di Trezzano sul Naviglio, ha detto di averla data alla sorella.
Un mistero che si è compreso quando gli agenti di polizia hanno chiesto le prove di questa consegna, che è illegale e pericolosa, e la guardia giurata ha consegnato il telefonino come prova delle sue chiamate. In un messaggio inviato alla sorella c’era il racconto delle sue intenzioni. ” Vieni a prendere la pistola che devo inscenare un infortunio e non la posso portare in ospedale.” Parole esplicite. Era chiaro che l’uomo avesse già imbastito il finto infortunio sul lavoro per restare a casa in malattia. Quando gli agenti glielo hanno fatto notare,” pareva fosse risuscitato come Lazzaro. Niente più dolori e ferite, nonostante fino ad un attimo prima fosse sdraiato a terra e avesse detto di essere rimasto incastrato in un tombino aperto”. Alla fine di tutta la sceneggiata, la sorella, che era andata davvero a prendere la pistola poco prima che l’uomo inscenasse al finta caduta nel tombino, è stata denunciata per porto abusivo d’arma e omessa custodia. Aveva infatti lasciato la pistola in automobile mentre era al lavoro.
La guardia giurata, invece, è stata arrestata per tentata truffa e omessa custodia dell’arma stessa.Tutto il pasticcio della consegna della pistola era stato organizzato perchè le pistole non possono entrare negli ospedali. Quindi, quando una guardia giurata armata arriva al pronto soccorso viene chiamata una pattuglia cui viene data in custodia la pistola d’ordinanza . Probabilmente con la consegna alla sorella, pensava che il suo tentativo di ottenere un foglio che certificava il diritto alla malattia attirasse meno l’attenzione. Non sarebbero stati chiamati gli agenti, che invece si sono presentati al momento del soccorso. Le indagini condotte dagli uomini del dirigente del commissariato di Porta Genova, Manfredi Fava, hanno accertato che nel recente passato era stato a casa in malattia per il totale dei giorni di un anno.
Articolo aggiornato il 04/10/2019 18:06