Operazione Fisarmonica: come togliere la bianca, la sporca e la brutta dal boschetto di Lainate
Milano. Gli uomini della compagnia dei carabinieri di Rho, in collaborazione con altre compagnie, stanno eseguendo da questa mattina 13 ordinanze di custodia cautelare nelle zone di Parabiago, Nerviano Domodossola e Omegna. Qui infatti risiedono alcune delle persone che sono state individuate dai carabinieri durante l’operazione Fisarmonica, mirata al contrasto dello spaccio nella zona del boschetto di Lainate, a poche centinaia di metri dal parco delle Groane.
La Fisarmonica
L’indagine è nata nel 2015, da quando nella zona di Lainate gli uomini dell’arma erano stati allertati da gruppi di cittadini allarmati dalla presenza di tossicomani e di spacciatori in una delle aree verdi che circondano il Comune milanese. Le operazioni di contrasto allo spaccio sono state continue, poche settimane fa l’ultima “pettinata” preventiva aveva portato a buoni risultati. Lo scopo è quello di impedire l’istaurarsi di situazioni simili a quelle del boschetto di Rogoredo. Gli spacciatori, tutti marocchini, organizzavano gli appuntamenti per la vendita della droga dando la posizione ai clienti e suddivdendoli in gruppi. Si sta parlando di diverse decine di persone che si recavano nella zona per comprare le dosi. Per non dare nell’occhio cercavano di spalmare i clienti su tutte le 24 ore del giorno, a gruppi. Chi li osservava aveva l’impressione di una serie di flussi di persone che andavano e venivano dal boschetto, come ad imitare il movimento della fisarmonica.
Avidità: vendevano la cocaina il doppio di quanto l’avevano pagata
Fra le 13 persone cui i giudici hanno consentito la custodia cautelare dopo che sono state scoperte ad organizzare lo spaccio ci sono 9 italiani. Questi risaltavano fra i clienti perchè compravano numerose dosi che poi, si è dimostrato, rivendevano, ad un prezzo doppio di quello pagato alla fonte, nei comuni della zona in cui risiedono. Pagavano la cocaina a 50 euro al grammo e la rivendevano a 100 euro a dei loro affezionati clienti. Il giro si svolgeva la solito modo, con l’utilizzo degli smartphone e con dei numeri di telefono con cui gli spacciatori davano appuntamento ai clienti. Le tipologie di droga sempre le solite: la bianca, cioè la cocaina, la sporca, cioè l’eroina, e la brutta, che indica hashish.
La marijuana, invece, in quegli ambienti, è sempre chiamata Maria o Maria Giovanna.
Arresti a Parabiago e Nerviano
Fra gli arrestati ci sono due 36enni sono residenti a Parabiago mentre a Nerviano vivono un 39enne e un 31enne. Diversa la situazione dei 4 marocchini, tutti irregolari e senza fissa dimora che sono stati portati in carcere insieme a due italiani. Hanno tutti precedenti specifici. L’accusa, per tutti i 13, è di concorso nello spaccio di sostanze stupefacenti aggravato.
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