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Oggi noi viviamo in una città molto moderna, dove mezzi pubblici auto moto, biciclette elettriche sono la normalità. Persino le vie del centro sembrano fatte apposta per questo genere di viabilità. Un tempo lontano però, l’unica viabilità possibile era quella a piedi o per i più ricchi a cavallo, magari in carrozza. Quella Milano era estremamente diversa da oggi, persino nel centro della città. Dove oggi sorge uno dei teatri più famosi del mondo infatti, un tempo, sorgeva una chiesa.
Questa chiesa, terminata nel 1381, sorgeva sulle rovine di un’altra chiesa, dedicata a Santa Veronica. Anche tutto il circondario era molto differente da quello che oggi vediamo. Dove oggi c’è Piazza della Scala, vi era un intero quartiere, detto “delle case rotte” per via del fatto che l’imperatore Enrico VII, le aveva fatte demolire agli inizi del 1300. Nemmeno la galleria esisteva, come non esisteva Palazzo Marino, costruito solo nel 1557.
Mentre sappiamo ben poco della chiesa dedicata a Santa Veronica, abbiamo molte notizie a riguardo della chiesa che fu poi edificata al suo posto. Santa maria alla Scala. Infatti, porta questo nome in quanto fu dedicata a Beatrice Regina Alla Scala, moglie di Barnabò Visconti, morta nel 1384. Questa chiesa fu al centro delle vicende nobiliari milanesi per molto tempo, ma dopo un periodo in cui perse totalmente la sua centralità per la nobiltà, nel 1776 venne completamente demolita, per ordine di Maria Teresa D’asburgo, per far posto al teatro che oggi noi tutti conosciamo.
Molti oggi lo chiamano “la Scala di Milano” o più semplicemente “la Scala”. Conoscendone la storia sappiamo tutti però, che il suo vero nome è “Teatro Alla Scala”. Fin dalla sua inaugurazione, il 3 agosto 1778, con l’opera di Salieri, L’europa riconosciuta, composta appositamente per tale evento, fu importantissimo per la musica classica, l’opera e il balletto. Il teatro diede infatti a Milano un’importanza a livello internazionale nel campo della musica.
La costruzione del nuovo teatro, si rese necessaria in quanto il Teatro Regio Ducale, che aveva sede in una delle sale dell’odierno Palazzo Reale, prese fuoco distruggendo il Salone Margherita, eretto nel 1598 e distrutto dall’incendio il 5 gennaio 1708.
Anche se oggi il mondo della musica è molto più variegato e diversificato, il Teatro Alla Scala gode ancora di una vitalità che lo ha mantenuto centrale nel mondo dell’arte, per secoli. In questo teatro è stato presentato il Nabucco, opera che Giuseppe verdi aveva scritto in tempi risorgimentali. Il nome del grande musicista fu persino usato a Milano e a Venezia con lo slogan “viva Verdi, dato che Verdi poteva essere letto anche come Vittorio Emanuele Re d’Italia.
Ma furono tantissimi a calcare le scene del celebre teatro. Verdi, Toscanini, ma anche i grandi del balletto, come Nureyev e Carla Fracci, Il teatro infatti, oltre ad essere sede dell’orchestra, del coro e delle filarmonica del Teatro alla Scala, è anche sede del balletto della Scala.
Dal 2002 al 2004 si sono svolti i lavori di restauro e adeguamento alle regole di sicurezza erano 10 anni infatti che il teatro restava aperto grazie a deroghe che non potevano più essere emanate. Più importante tra tutti gli interventi di questo restauro, la realizzazione di una nuova torre scenica, in grado di ampliare le capacità organizzative del palco. Meno evidenti invece gli interventi per poter garantire la sicurezza, come il cablaggio elettrico del palco, e l’impianto di aria condizionata.
Articolo aggiornato il 12/04/2023 22:25