Storie di convivenza e violenza nella comunità cilena
Milano. E’ necessario scavare nelle profondità delle comunità straniere di Milano, nelle loro abitudini e nel modo di trattare le donne nella convivenza, gli anziani e i bambini perchè spesso gli stranieri non parlano e non denunciano. Poi, però, quando, una donna comincia a parlare, a ruota seguono altri casi e sembra di aprire il vaso di Pandora.
Donne unite dalle botte prese dagli uomini della famiglia
Vi racconto una storia successa qualche giorno fa, il 19 agosto, in una comunità cilena a Milano, in zona Barona, e che ha visto l’intervento dei servizi sociali che qualche mese fa hanno allontanato dalla madre una bambina di pochi mesi. Si è infine arrivati all’arresto per maltrattamenti e all’attivazione del protocollo Codice Rosso, in base alla legge 69/19 sulle violenze.
A chiamare la polizia alle 14,59 del 19 agosto è una donna di 24 anni. Il suo compagno, 22 anni e anche lui cileno, la minaccia e la ha già picchiata. Lo ha già fatto in passato. Si conoscono da sempre, e la loro convivenza è iniziata nel 2014, quando lui non era ancora maggiorenne. Vivono con la suocera, una donna di 48 anni. Con loro c’è anche un nipote 17enne, figlio di un fratello, cileno ma nato in Italia. Sono persone che, quindi, vivono a Milano diversi anni.
Con la convivenza, nel 2014, sono iniziate anche le botte
Nel 2018 lei lo denuncia e si allontana da casa, tornando a vivere con il padre. A settembre dà alla luce una bambina. Però continua a sentire l’ex compagno fino a che non ristabiliscono i rapporti e lei non ritorna a vivere con lui. Il tribunale dei minori però le toglie la bambina che vien ricoverata in una comunità. Questa volta saggiamente, perchè i maltrattamenti e le botte ricominciano subito. Fino a che chiama la polizia che coglie l’uomo in flagranza e lo arresta per lesioni, maltrattamenti e violenze.
Anche la suocera
Mentre gli agenti procedevano all’arresto del violento, la madre ha chiesto aiuto alla nuora. Infatti il nipote 17enne l’aveva aggredita e aveva cominciato a picchiarla, poco distante, nonostante la presenza dei poliziotti. Gli agenti conoscono la situazione di quella famiglia, sanno dove andare e colgono in flagrante anche il nipote mentre picchia la zia. Da questo secondo fatto emerge che i due cugini, ( figlio e nipote) maltrattavano e picchiavano la donna da parecchio tempo. Probabilmente per ottenerne il silenzio. Infatti, nella camera del 17 enne gli agenti hanno trovato anche 60 grammi di hashish, bilancini e materiale per il confezionamento delle dosi di droga. Il ragazzino viene quindi portato al carcere minorile Cesare Beccaria, accusato anche di spaccio e detenzione di stupefacenti. L’uomo finisce a San Vittore. Per le due donne si è attivato il protocollo Codice Rosso e, forse, ora saranno libere di vivere una vita senza il terrore di essere picchiate.
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