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Milano, via Aquila, dieci passi dall’angolo con via Corelli. Una trentina degli ospiti del centro di accoglienza hanno assaltato una volante della polizia durante l’incendio della struttura. 30 persone ferite fra cui diversi poliziotti, una volante e una radio danneggiate è il bilancio di quella cbe si può definire una guerriglia. Arrestate infine 7 persone per danneggiamenti, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Tutto è iniziato poco prima delle 14.50 didomenica 4 agosto, quando è scoppiato un incendio nel centro di accoglienza. La causa una presa elettrica sovracaricata. Troppe prese in una ciabatta e siono partite le scintille che hanno dato furooc alla struttura. Arrivano i pompieri e iniziano le operazioni di spegnimento e di sfollamento delle persone che si trovano nel centro. Un gambiano di 20anni si lamenta della lentezza dei soccorsi e lancia un mattone contro l’autopompa dei pompieri. Una volante della polizia di stato è arrivata sul posto in quel momento e i due agenti hanno arrestato il lanciatore di mattoni. Come lo hanno caricato in macchina la volante è stata accerchiata da almeno altri 30 extracomunitari, ospiti della struttura. Si sono arrampicati sulla macchina, tentando di aprire le portiere e far scappare l’arrestato, picchiavano e hanno scatenato l’inferno.
La rivolta coinvolge anche i vigili del fuoco. Gli immigrati tentano infatti di impedire il salvataggio di uno extracomunitario rimasto chiuso in una stanza. Non lasciano passare gli agenti che lo stanno portando in salvo. Arrivano 5 altre volanti in soccorso. Prima dell’intervento dei soccorsi gli immigrati si appropiano di uno spray al peperoncino e del portafogli dei poliziotti. Sono 30 contro 2. Gli immigrati riescono a prendere una delle radio dei 2 poliziotti sotto attacco e la distruggono. L’allarme però è stato dato e in supporto arriva anche una squadra della Mobile.
Alla fine del parapiglia, 7 persone sono state arrestate e denunciate per lesioni, danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta del 20enne del Gambia che ha lanciato il mattone dando il via alla rivolta, altri due gambiani di 20 e 23 anni, di un 20enne della Costa d’avorio, di 2 senegalesi di 21 e 27 anni, e di un 24enne originario del Mali.
I 2 poliziotti hanno dovuto essere medicati in ospedale. Uno per la frattura di un dito della mano e l’altro per una distorsione dei tendini. ne avranno per circa 15 giorni di prognosi. Altri polziotti sono rimaasti contusi ma sono stati medicati sul posto. 30 persone hanno avuto bisogno di cure mediche, 8 sono quelle rimastr intossicate dal fumo dell’incendio. Sono stati divisi fra l’ospedale di Niguarda e quello di Città Studi. 50 imigrati del centro sono stati sfollati e inviati in altri centri. Per ora quelli di via L’Aquila rimane chiuso, in attesa dei rilievi dei vigili del fuoco sulla stabilità dell’edificio.
Articolo aggiornato il 05/08/2019 22:19