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Roma. Quartiere Prati – notte, ore 03.00. Sarebbe stato ucciso per cento euro il vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ferito a morte nella notte a Roma. A quanto ricostruito, i due uomini ora ricercati avevano richiesto a una donna, cento euro in cambio della restituzione di un borsello rubato. Quello che in gergo si chiama «cavallo di ritorno».
Una volta iniziato lo scambio, i militari sono intervenuti per tentare di bloccare i due nordafricani, probabilmente magrebini. Ne è nata una feroce collutazione. Uno dei malviventi, per tentare la fuga, ha estratto un coltello colpendo più volte uno dei militari. Il vicebrigadiere si è accasciato a terra, mentre gli altri colleghi, uno dei quali è rimasto ferito, tentavano inutilmente di fermare i banditi.
Immediato l’intervento di altre pattuglie e dell’ambulanza. Il vicebrigadiere, trasportato d’urgenza al Santi Spirito, è morto poco dopo il ricovero. Almeno sette i fendenti che lo avrebbero colpito, uno dei quali vicino al cuore. Nel corso delle ricerche gli investigatori hanno estratto da una grata un oggetto appuntito, simile a un punteruolo. Resta da capire se sia riconducibile all’omicidio. Come del resto il comune coltello da cucina che è stato estratto dal fondo di un’altra grata sul lato opposto del palazzo, all’altezza del civico 54 di via Belli.
Trasportato d’urgenza al Santo Spirito, il brigadiere è morto intorno alle 4 dopo un disperato tentativo di rianimazione. Subito sono scattate le ricerche dei due aggressori, alti circa 1,80, magri, uno con felpa nera, l’altro viola, uno dei due con i capelli mesciati. Sul posto si è recata la sezione rilievi del reparto operativo e la prima squadra del nucleo radiomobile. Immediatamente è scattata la caccia ai due uomini in fuga.
Articolo aggiornato il 01/08/2019 14:52