È morto Andrea Camilleri. Il papà del commissario Montalbano.
Il grande scrittore, di Porto Empedocle, autore della serie di romanzi sul commissario di Vigata Salvo Montalbano, è morto oggi a 93 anni a Roma. I romanzi e il teatro; l’Italia intera piange uno dei suoi più grandi autori contemporanei, nato per raccontare storie.
Addio. Lo scrittore siciliano è morto alle 8.20 presso l’Ospedale Santo Spirito di Roma dopo aver lottato come un leone. Tra l’altro, Camilleri era reduce da una caduta in casa a seguito della quale aveva riportato una frattura al femore.
Il maestro, il vecchio leone siciliano, fumatore incallito, scrittore senza soluzione di continuità, che fino alla fine ha scherzato con la vita e negoziato con la morte. L’Italia si stringe in un grande abbraccio. Se ne va uno degli autori più amati, prolifici e venduti in tutto il mondo: una fibra forte, una roccia, un faro.
Così da 25 anni lo scrittore racconta le indagini del commissario Salvo Montalbano nei volumi pubblicati dalla casa editrice Sellerio. Un successo che dal cartaceo si è trasferito in tv, 34 episodi interpretati da Luca Zingaretti e diretti da Alberto Sironi.
Soleva dire il Maestro siciliano: “Se potessi, vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio “cunto” e passare tra il pubblico con la coppola in mano”. Così rispondeva Andrea Camilleri, morto a Roma questa mattina, a chi gli chiedeva come mai a 93 anni non si fosse ancora deciso ad andare in pensione, come mai nonostante gli occhi che da tempo si erano spenti, continuasse a impastare realtà e fantasia in quella lingua “vigatese” un misto di italiano e sfumature di svariati dialetti siciliani, che non rispondeva nella realtà, ma che tuttavia appariva più concreta che mai.
Autore di oltre 100 libri, Camilleri ha venduto in Italia 25 milioni di copie con l’editore Sellerio e circa 6 milioni di copie con Mondadori. Il Commissario Salvo Montalbano è apparso per la prima volta nel 1994 nel romanzo ‘La forma dell’acqua’ e l’ultimo uscito in questi giorni è ‘Il cuoco dell’Alcyon’, 27/o romanzo della serie che è stata tradotta in 31 lingue e diffusa in 28 paesi. I romanzi hanno tutti lo stesso numero di pagine (180) e la medesima suddivisione in capitoli (10). La serie evento con protagonista l’attore Luca Zingaretti è stata vista complessivamente da circa 1,2 miliardi di telespettatori. Sono stati realizzati 34 episodi (tratti da 24 romanzi e 20 racconti). Oltre a scrivere libri, Camilleri è regista, drammaturgo e docente all’accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico.
Tiresia come l’indovino cieco…
L’anno scorso aveva fatto il suo ritorno in scena come attore, 70 anni dopo il suo esordio, incantando il Teatro Greco di Siracusa e il pubblico con le sue “Conversazioni con Tiresia“, l’indovino cieco del grande mito greco. ”Chiamatemi Tiresia, sono qui per raccontarvi una storia più che secolare che ha avuto una tale quantità di trasformazioni da indurmi a voler mettere un punto fermo a questa interminabile deriva. Voglio sgombrare una volta per tutte il campo da menzogne, illazioni, fantasie e congetture, ristabilendo i termini esatti della verità”.
Zeus gli ha “chiuso gli occhi”
Lo scrittore ha scelto di tratteggiare questa figura anche perché negli ultimi anni è diventato lui stesso cieco. Così in quella occasione disse: “Ho trascorso questa mia vita ad inventarmi storie e personaggi. L’invenzione più felice è stata quella di un commissario conosciuto ormai nel mondo intero. Da quando Zeus, o chi ne fa le veci, ha deciso di togliermi di nuovo la vista, questa volta a novant’anni, ho sentito l’urgenza di riuscire a capire cosa sia l’eternità e solo venendo qui posso intuirla, solo su queste pietre eterne”.
“Non ci vedo più, ma le memoria hanno colori vivissimi. E così i sogni”
Nell’ultimo periodo nelle interviste che rilasciva ripetava: “Sono cieco, ma perdendo la vista tutti gli altri sensi si riacutizzano, vanno in soccorso. La memoria è diventata più forte, ricordo più cose di prima con molta lucidità e scrivo sempre”.
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