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Milano. E’ emergenza caldo e nei prossimi giorni sarà anche peggio. Gli esperti raccomandano di bere molta acqua e di fare attenzione ad esporsi al sole. Un cappello sulla testa fa sempre comodo, anche quello politico. Il titolo? È riferito sia al caldo terribile sia alle dichiarazioni dell’assessore Majorino.
Numerosi senza tetto vivono in strada a Milano. Non si sa perchè restano per strada tutto l’anno invece di avere una casa, o avere un tetto qualunque. Per l’emergenza caldo di questi giorni domani giovedì 27 giugno un gazebo in piazza Duca d’Aosta, vicino alla “Mela” di Pistoletto i volontari di Progetto Arca distribuiranno 10mila bottigliette da mezzo litro di acqua naturale fresca. Sono donate dal Banco Alimentare della Lombardia alle persone senza dimora e bisognose. Speriamo non se ne approfittino gli spacciatori che popolano la Stazione Centrale. Potrebbero considerare l’atto di carità un motivo per restare in città invece di liberarla, almeno in estate, della loro presenza. Comunque, fanno sapere dal Comune, la distribuzione gratuita di bottigliette durerà fino a sera e proseguirà anche nei prossimi giorni.
Comunicano inoltre che saranno distribuiti anche succhi di frutta e bevande energetiche. “Grazie ai numerosi volontari delle Unità di Strada di Progetto Arca, sarà possibile estendere la distribuzione delle bottigliette d’acqua anche ad altri punti della città, in particolare alle zone di maggiore aggregazione delle persone in difficoltà e senza casa,” scrivono dal Comune.
Considero l’attività delle associazioni di volontariato nell’ambito della assistenza ai poveri e ai bisognosi come fra le più alte forme di generosità. Però più c’è necessità di queste iniziative sporadiche più è palese che l’amministrazione comunale è inefficiente nei servizi sociali. E’ bello e importante quando le organizzazioni di volontariato svolgono attività organizzate nel tempo in sinergia con il Comune. Però quando sono incentrate sulla emergenza, i ringraziamenti ai volontari hanno l’aspetto di una “leccaculata elettorale”. I volontari hanno dovuto mettere una toppa alla inefficienza per salvare delle vite, ma le vite sono in pericolo perchè il Comune le lascia in quelle condizioni. Più che ringraziarli, l’assessore ai servizi sociali dovrebbe chiedere scusa ai volontari.
L’amministrazione comunale non si riesce a risolvere il problema dei Senza tetto a Milano. Sono tanti, tantissimi, e non sono clochard. Ci son sfrattati, persone sole, stranieri che non riescono a tornare al loro paese e, mischiati a loro, tanti spacciatori ladri e piccoli truffatori. Eppure in città sono molti i minialloggi che potrebbero entrare in possesso del Comune. Potrebbero essere assegnati a chi non ha più una casa, a chi potrebbe essere tolto dalla strada. Gli uomini di Beppe Sala si nascondono dietro ad un dito offrendo paliativi in emergenza, invece di risolvere il problema quando l’emergenza non c’è.
Sono del parere che quando si vede una persona in difficoltà a causa della sete o del troppo caldo è meglio chiamare il 112, per dei celeri soccorsi sanitari. Per tutte le altre esigenze il Comune di Milano ha attivato un numero verde gratuito attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì al sabato 800 777 888 . In caso di una emergenza caldo particolarmente forte funzionerà anche alla domenica fino alle 19. Lo hanno comunicato dal Comune di Milano.
Dalla sede di Palazzo Marino dicono anche che si tratta di iniziative che fanno parte del piano socialità nell’ambito del quale il Comune potenzia, nei mesi estivi, l’assistenza domiciliare già fornita durante l’anno agli anziani e alle persone con disabilità seguiti dai Servizi territoriali, estendendoli anche a una fascia di cittadini che durante l’estate, complice il caldo e l’assenza di familiari, badanti o vicini di casa, possono trovarsi in difficoltà. Agli operatori che risponderanno al centralino sarà possibile richiedere interventi assistenziali tra cui: consegna di pasti a domicilio, assistenza domiciliare per l’igiene della persona e la pulizia della casa, telefonate e visite, aiuto domestico con accompagnamento per spesa e per visite mediche.
Sono una giornalista di provincia, anche se sono nata a Porta Genova. Molte altre volte non ho osato commentare quando scritto dal Comune, in questi casi. Magari, mi sono detta, dietro a queste iniziative c’è logica che io non conosco. Però non posso fare a meno di pensare che il numero verde sia una cavolata pazzesca.
“Nei mesi estivi particolarmente difficili per le persone più fragili, come gli anziani, invitiamo i milanesi a segnalare i casi di persone in difficoltà per favorire l’intervento dei servizi sociali che cercheranno la soluzione ottimale caso per caso”, scrive Pierfrancesco Majorino, che è pagato per occuparsi tutto l’anno delle persone più fragili, emergenza caldo o meno, e che non dovrebbe aver nessun bisogno di un numero verde.
I suoi servizi sociali, se fossero efficienti , arriverebbero dappertutto, ad assistere gli anziani garantendo i servizi anche in agosto, mese in cui non sono i parenti a lasciar soli gli anziani, ma in cui uffici e cooperative di assistenza rimangono deserti.
Articolo aggiornato il 01/07/2019 23:03
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Grazie Ragazzi!
anche noi ci siamo e ci tiriamo su le maniche anche in agosto.
Fausto M.volontario A.N.T.E.A.S.