Carlo Zacco arrestato per la morte di un venditore di rose
Milano. Carlo Zacco, residente a Vermezzo ma di fatto irreperibile, è stato arrestato ieri mattina dopo lunghe indagini delle compagnie dei carabinieri di Corsico e di Abbiategrasso. La sua identità è stata provata dalle analisi dei Ris di Parma. E’ accusato dell’ omicidio stradale di un venditore di rose cingalese travolto e ucciso la sera del 30 settembre 2017 con una Bmw presa a noleggio. L’uomo tornava a casa in bicicletta, percorrendo la nuova vigevanese, all’altezza della Metro a Cesano Boscone.
Il racconto del tenente Armando Laviola, comandante della compagnia dei carabinieri di Corsico, ha messo in luce l’impegno degli uomini dell’Arma nel trovare l’omicida del venditore di rose. Le speranze di riuscire erano davvero poche. Il nome di chi aveva noleggiato la Bmw, trovata qualche giorno dopo l’omicidio in un parcheggio di Vermezzo, cosparsa di ammoniaca, ha dato una prima direzione al caso, ma sono state le indagini dei Ris di Parma ha dare la svolta.
2 gocce di sangue e un bicchiere d’acqua
Nonostante fosse stato fatto un tentativo di eliminare le tracce di materiale biologico lavando l’auto con l’ammoniaca, gli esperti dei Ris hanno trovato due tracce di sangue ed elaborato due profili genetici. Uno, sul parabrezza, apparteneva alla vittima e l’altro, di uno sconosciuto, era all’interno dell’abitacolo, sullo sterzo.
Dopo l’incidente, Carlo Zacco ha fatto perdere le sue tracce, ha persino rinunciato a partecipare al matrimonio della figlia, avvenuto lo scorso giugno. Si è giunti però alla sua identificazione attraverso il prelievo del dna della figlia, da un bicchiere d’acqua bevuto al bar. Ottenuto il suo profilo genetico è stato possibile determinare che quello trovato sull’auto era del padre.
L’arresto di Carlo Zacco
Grazie al matrimonio della figlia si è giunti all’arresto di Carlo Zacco: le fatture da pagare e gli affari di famiglia ne facevano presupporre la presenza a Milano. La ricerca attiva dei carabinieri ha permesso di individuarlo Ieri mattina nella zona di san Vittore, mentre era in auto con la compagna. Con sè non aveva nè documenti nè telefono cellulare.
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