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Milano. Ieri sera, poco dopo le 22.30 una guardia giurata ha sparato ad un bambino di 13 anni, figlio della convivente. È successo in via Marc’Aurelio, all’angolo con via Crespi, zona via Padova.
Da una prima ricostruzione dei fatti l’uomo è tornato a casa dal lavoro ubriaco, con la divisa e con ancora il cinturone allacciato. In strada ha incontrato la convivente ed è quindi iniziata una forte litigata, per la quale è arrivata la prima chiamata alle forze dell’ordine. I due hanno continuato poi la lite in casa, dove c’era il bambino con un amico coetaneo. L’uomo ha estratto la pistola e ha minacciato la donna. Il ragazzino si è messo in mezzo fra i due per difendere la madre e ha tentato di disarmarlo. Nella collutazione l’uomo ha sparato un colpo che ha raggiunto il bambino al braccio. Sebbene ferito il ragazzino è riuscito scapare inseguito dall’uomo e dalla madre disperata che ha chiamato il 112.
Arrivati quasi immediatamente i carabinieri allertati anche da chi aveva sentito il colpo di pistola, hanno trovato l’uomo che stava tornando verso l’appartamento. Era ancora armato. Quando ha visto i militari, ha puntato la pistola contro di loro. Poi ci ha ripensato, ha posato la pistola e si è arreso. Il bambino è ricoverato all’ospedale Niguarda, ferito ma non in pericolo di vita. Lo hanno operato questamattina per sistemare a frattura dell’osso del braccio colpito dal proiettile.
La guardia giurata, un 45enne di origini campane, è stato arrestato ed accusato di duplice tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale. In questi casi vi è anche l’aggravante della vittima minorenne, che aumenta di molto le pena. In caso di omicidio di un bambino è previsto l’ergastolo.
Articolo aggiornato il 10/06/2019 18:50