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Milano. Muu Mozzarella ha aperto da qualche mese un grazioso ristorante con anche vendita diretta di mozzarelle di bufala, riproponendo in città la formula che lo ha reso famoso in Campania, in particolar modo a Napoli. Tutti piatti comprendono la mozzarella di bufala. Il locale si trova nei pressi di piazza De Angeli, in via Sanzio 23.
Latte da mordere, mozzarella da bere, recita lo slogan scelto per presentare la proposta culinaria. Un menù basato su ricette che comprendono la mozzarella di bufala dop, declinata in tutte le forme possibili. Il locale sembra una latteria, carinissimo e rilassante. Il personale gentile e professionale. Le presentazioni sono simpatiche, originali e divertenti, come le ricette che mettono a fianco la tradizione della cucina partenopea e la sperimentazione di accostamenti anche fuori regione.
Muu Mozzarella è un piccolo brand, se confrontato a giganti della ristorazione. Ci sono tre ristoranti simili a Napoli e il successo è imperniato sulla qualità dei prodotti necessari alla preparazione dei piatti. La ricerca del prodotto buono si vede e si sente nei sapori. La mozzarella dop arriva fresca tutti i giorni e la vendono anche al dettaglio. L’olio extravergine è un leggerissimo e dolce olio biologico, di spremitura a freddo, campano. Mele, pesce, pasta, e gli altri ingredienti hanno il sapore del fresco e del buono.
L’ambientazione della latterie di bufala nei casali va dai bidoni del latte in strada ai lampadari costruiti con i secchi. Uno stile disneyano adattato ad una Napoli che a Milano conosciamo ancora poco e che vale la pena di indagare approfonditamente.
C’è un menù business dai prezzi abbordabili, e non mancano le proposte per vegani e vegetariani, che ovviamente non includono la mozzarella di bufala ma altri prodotti e piatti della cucina napoletana. Fra gli accostamenti più orginali di tradizioni diverse c’è questo piattino che mette insieme le mele rosse, scavate a palline il pesto di basilico e le mozzarelline di bufala.
Il pesto è stato una sorpresa. L’olio di oliva non è quello ligure. E’ prodotto in Campania, proveniente da culture biologiche e con le olive spremute a freddo. Dolce leggero e adattissimo al pesto. Il basilico è fresco, sembra raccolto al momento.
Il risultato è un piatto, quasi una merenda, che è una gioia per occhi e palato. Chi mai avrebbe pensato che le mele fatte così fossero così buone?
Questi qui sono invece i rigatoni alla ricotta di bufala e zucchine del menù business del giorno inc ui sono andata a mangiare la mozzarella.
Cosa ci sarà infatti in questa “rattacasa”? In Lombardia la chiamiamo la grattugia. Generalmente nella parte sotto si raccoglie il formaggio grattuggiato, pronto da essere portato in tavola, o per essere riposto in frigorifero. Qui invece contiene un piatto di pasta mista, patate con Affumicata di Bufala Dop.
Questa invece è una pirottina. Le chiamano polpette al ragù, ma il ragù napoletano è fatto di solo pomodoro, e quelle deliziose palline, le polpette, sono manzo e mozzarella di bufala
Questo piatto dovrebbe essere all’inizio. E’ un antipasto, Lo si vede dal bicchiere di vino ancora pieno. E’ un carpaccio di salmone a tocchetti su insalatina e naturalmente una bella fetta di mozzarella.
Infine il dolce. Il tiramisù nasce anche lui dalla bufala ed è servito nel posto più logico per il caffè, la caffettiera. La luce delle foto non è delle migliori, ma a fine pasto la mia mano non era più molto ferma.
Articolo aggiornato il 02/06/2019 22:00