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Genova. Una serata con chef Marco Visciola, al ristorante Il Marin, sul porto vecchio, all’interno di Eataly mi ha portato in paradiso con paio di bocconi.
Sono poche le volte in cui si ha, per quanto si ami il cibo buono, ha l’occasione di gustare la cucina di chef professionisti e di valore. Quindi una serata come quella organizzata al ristorante dello chef Marco Visciola, Il Marin di Genova, lo scorso 7 maggio era irrinunciabile. 8 chef raccolti nel salone a fondo dell’edificio di Eataly, progettato da Renzo Piano e affacciato sul porto vecchio, per festeggiare gli 8 anni dall’apertura. Un menù composto da un piatto per ogni chef invitato, 400 persone presenti, un assaggio anche di vini e di produttori, un costo abbordabile per tutti: 39 euro.
Claudio Vicina del Ristorante Casa Vicina Eataly Lingotto, Torino – 1 Stella Michelin, ha preparato degli agnolotti pizzicati a mano al sugo d’arrosto. Giorgio Servetto, del Nove Ristorante di Alassio ha proposto un carpaccio e tartare di fassona, pel d’oca, acciughe e salsa bordolese.
L’ospite, Marco Visciola, ha preparato un merluzzo in zuppetta di cocco, lemon grass ed erbe spontanee.
Emanuele Donalisio del Ristorante Emanuele Donalisio di Ventimiglia, la sua primavera di morchelle e ricci di mare.
Marco Cahssai dell’ Atman, di Pistoia – 1 Stella Michelin un piatto di lingua, ostriche, rape e beurre blanc.
Anna Ghisolfi del Ristorante Anna Ghisolfi di Tortona che ha preparato Lasagne, basilici, acacia e gocce di montebore.
Umberto De Martino della Florian Maison di Bergamo – 1 Stella Michelin – Uovo cotto morbido con asparagi bianchi e verdi.
Piero Bregliano di Come a Casa a Ospedalettisi è dedicato al il dolce e il salato: ricciola cruda, barbabietola, prescinseua e bottarga.
All’interno di questa serata di grandi festeggiamenti una piccola cena con un menù particolare composto dai piatti di chef Marco Visciola. Assaggi, ma abbondanti, delle sue specialità. Quello che si può mangiare in una sera qualsiasi a Il Marin, scegliendo fra i suoi menù.
Le presentazioni deliziose si sono accompagnate ai sapori forti e tradizionali del pesce freschissimo, ma in versione delicata. Decisi ma quasi suggeriti, si potrebbe dire. Li ho trovati sublimi. Lo chef Marco Viscola è giovane. Non ha ancora 35 anni però ha un modo esperto di trattare cibo e clienti.
Dopo la delicatezza del merluzzo con il cocco, un plauso speciale va allo sgombro in piastra con crema di carciofi e carciofi alla giudea, guarniti di salsa mantecata alla menta. Il premio sorpresa va al piatto elegantissimo di seppie e finocchi, appoggiati su nero di seppia e guarnito da una salsa fatta con zampette di seppia. Elegante, raffinato e di una morbidezza incredibile. Da notare i fiorellini che non sono solo una guarnizione, ma contribuiscono al sapore delicato del piatto.
Spaghetti schacckerati al Martini cocktail, con gin taggiasco, vermut salsa di olive, limone e caviale. E’ stato un modo per rendere davvero speciale un piatto di per sè semplice come la pasta. L’abbinamento di sapori e la presentazione hanno trasformato il piatto casalingo per tradizione in primo piatto d’alta classe.
Assaggi abbondanti e ricchi. Gli spaghetti sono stati schekkerati con vermut succo di limone e salsa di olive. Poi serviti nel piatto, quindi guarniti con caviale nero e spruzzati con gin di taggiasco.
Infine il dolce, con sorbetto di limone , bergamotto e liquore Asinello.
Il Marin è un ristorante di lusso. Un lusso leggero che parla di grande qualità e di “trattarsi bene”. Il menù “a la carte” ha prezzi in sintonia con quello che si offre, ma ci sono alcune proposte che permettono di non avere sorprese. Otto assaggi scelti dallo chef a 75 euro a testa, oppure il menù di mezzodì a 34 euro, sempre a scelta dello chef, ogni giorno diverso, ma sempre eccellente. In mezzo, il Menù Liguria Contemporanea a 54 euro, che comprende 4 piatti fra cui anche lo Sgombro alla Giudia, un primo e il dolce.
Oltre alle presentazioni graziose e colorate, quello che colpisce è il modo di cucinare il pesce. I sapori in bocca somigliano a delle carezze e sanno trasmettere sensazioni sia al palato sia all’anima.
Articolo aggiornato il 19/05/2019 15:11