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Marcallo con Casone – Incredibile la vicenda che mi ha appena raccontato il collega Riccardo Sala. Venerdì sera a Marcallo è stato aggredito, fortunatamente a spintoni e senza riportare ferite, da un politico ossonese: Gibo.
Aggredire un giornalista è la cosa più grave che si possa fare. Significa aggredire la libertà di stampa, di pensiero e di parola. Quando poi queste aggressioni arrivano da chi si atteggia a “politico” è ancora peggio. Significa non aver compreso nulla del proprio ruolo.
“Venerdì sera ero al festival dell’Insubria con i miei amici, quando abbiamo incontrato Gibo” mi ha raccontato il giovane giornalista di Altomilanese. “Era fuori di sè. Non si capiva cosa volesse. Mi ha spintonato, non ho reagito, ma ad un certo punto ha minacciato di colpirmi con la mano che stringeva un sasso.”
“Sono stato preso di sorpresa” ha continuato Riccardo Sala. “mai mi sarei aspettato un atteggiamento simile da parte di Gibo. In genere fugge dopo aver provocato e fatto arrabbiare le persone. Inoltre nei miei articoli lo ho trattato seriamente, da politico. Non so cosa volesse da me e cosa mi rimproverasse. Ho naturalmente segnalato l’episodio ai carabinieri e ora mi prendo i classici 90 giorni per decidere se sporgere querela.”
Sono ampiamente abituata alle aggressioni, di vario tipo, a causa del mio lavoro di giornalista, cui non sono mai mancate quelle di Gibo, e considero inaccettabile che anche altri colleghi siano sottoposti a questi trattamenti. Fortunatamente l’episodio si è risolto senza feriti, anche perchè Riccardo non è mingherlino e ha avuto la capacità e la prontezza mentale di non cedere alla provocazione estrema. E’ però inaccettabile ĺ’ intimidazione che deriva da questi episodi, specie da parte di chi vorrebbe amministrare il paese. Tutta la mia solidarietà e sostegno al collega Riccardo Sala.
Articolo aggiornato il 28/04/2019 23:08