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Ossona – Oggi ho ricevuto i curriculum di un paio dei candidati alle elezioni amministrative, compreso quello di Sergio Garavaglia. Insegnante di religione, ha nel curriculum la specializzazione di esperto di religione islamica. Gli ho chiesto quindi di spiegare in modo semplice, per tutti, quali sono i motivi per cui una persona tutto considerato normale, diventa un estremista islamico e poi un terrorista. La sua risposta apre a molte riflessioni che possono portare a capire cosa fare per limitare, in via preventiva, gli atti di terrorismo. Quando si capisce il problema, se ne trova anche la soluzione.
Per capire il fenomeno della radicalizzazione e quindi del diventare ‘Martire’ del “grande Allah”, bisogna partire dal fatto che Muhammad è il Sigillo dei Profeti ovvero dopo di lui nessuno può cambiare la Legge. Legge che si trova nel Corano e nella Sunna ( sua applicazione pratica) scritto nella lingua degli angeli : l’arabo. Tentare di interpretare questa lingua secondo categorie ebraico/cristiane ( occidentali) è un atto satanico. Maometto, analfabeta e di famiglia incerta, infatti detta il Corano a memoria come gliel’ha raccontato l’arcangelo Gabriele in arabo.
Nel Corano troviamo tutta la Bibbia con piena assunzione della Thora ebraica ( il nostro Pentateuco) e di alcuni brani del Vangelo. Islam ( totale sottomissione a Dio ) è una via di pace in Allah abkar. Al contrario nostro ( cristiani) e similmente agli ebrei ortodossi, tutto quello che è scritto è immutabile e prescrittivo. Per il Corano noi non siamo gli infedeli ma il popolo del libro a cui va il dovuto rispetto e comprensione. Gli hadith contro gli infedeli sono terribili proprio perché la loro punizione da parte di Allah sarà terribile.
È un fenomeno complesso che va dalla ignoranza grossolana sui dettami dall’islam e quindi un approccio disilluso alla quotidianità, alla speranza di una vittoria contro le forze del male che si annida nel cuore degli infedeli ed al premio del Paradiso promesso ai muslim, alla disperazione verso l’impossibilità di realizzarsi e quindi la ricerca di visibilità mediatica sul tipo del suicidio “Stragista”.
Nella genesi del suicidio gioca un ruolo importante la componente emulativa: è noto già dall’Ottocento il cosiddetto effetto Werther, l’incremento di suicidi seguito alla pubblicazione del romanzo i dolori del giovane Werther di Goethe. Su quest’ultimo paragrafo dovremmo riflettere tutti di più.
Articolo aggiornato il 25/04/2019 23:32