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Milano. Lo scorso sabato i carabinieri hanno arrestato 5 italiani, residenti a Bologna e specializzati nel far saltare in aria i bancomat della Bpm utilizzando delle marmotte esplosive. Velocissimi, 2 colpi su tre province in mezz’ora. 5 quasi insospettabili amici. Ecco la banda delle marmotte: un operaio, un investigatore privato, un barista, un ferramenta e un disoccupato che fungeva da autista.
La banda delle marmotte usava un esplosivo fatto in casa con alluminio e nitrato di ammonio, innescato dalla batteria dell’automobile e racchiuso in una sottile scatola di metallo, la marmotta, infilata all’interno della bocchetta dei bancomat della Bpm. L’ esplosione liberava il denaro che era velocemente raccolto.
I cinque sono stati arrestati in flagranza di reato dopo aver fatto saltare in aria un bancomat a Lusiago, in provincia di Como, e uno a Solaro in provincia di Milano, a distanza di mezz’ora l’uno dall’altro. Per compiere i colpi usavano delle Golf di alta cilindrata che lanciavano lungo le autostrade a velocità folle. I colpi duravano al massimo un paio di minuti. Veloci, esperti organizzati e tutti con precedenti simili e sempre con lo stesse metodologie.
Erano mesi che che carabinieri davano la caccia ai bancomattari. Nell’altomilanese i colpi ai bancomat e le esplosioni notturne erano sempre più frequenti. Ne abbiamo avuti anche dalle nostre parti. Casorezzo, Marcallo con Casone, Motta Visconti e altri ancora. Forse non tutti della stessa banda ma quelle capacità tecniche e di addestramento le hanno in pochi e su questi pochi si è indirizzata l’attenzione dei carabinieri. A Pieve Emanuele un pregiudicato bolognese aveva preso in affitto un appartamento. Tenendolo sotto sorveglianza i carabinieri sono arrivati ad una autorimessa di Vanzago, dove erano custodite alcune Golf scure, ed ad un’altra di Milano.
Nella notte fra venerdì e sabato di Pasqua, a mezzanotte, 4 componenti della banda delle marmotte sono usciti dal box di Vanzago a bordo di una Golf Scura. Si sono diretti a Lusiago (Co) dove hanno fatto saltare il bancomat della locale banca BPM. Dopo pochi minuti si stavano già dirigendo verso Solaro dove ne hanno fatto saltare un altro. Infine a mezzanotte e mezza erano a Milano dove sono stati sorpresi dai carabinieri, che li stavano aspettando. Nella borsa avevano ancora il bottino, 91mila euro, e un foglietto con gli indirizzi delle banche da derubare. Ora la banda delle marmotte è a san Vittore, in attesa di processo, accusata di furto aggravato fabbricazione e detenzione di esplosivi e di altri reati connessi.
Articolo aggiornato il 25/02/2021 19:58