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A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Milano. Da cosa nasce cosa, si dice, e una operazione dei carabinieri sul maltrattamento di una bambina ha fatto scoprire un traffico di stupefacenti che avveniva in un giro di locali in cui si fumava Narghilè. Ha poi portato al sequestro di quasi 9 kg di eroina purissima per un valore di 450mila euro, e di 52mila euro in contanti. Un mucchio di euro che ben pochi, fra le persone oneste, hanno mai visto in contanti e tutti insieme.
Tutto è iniziato con la scoperta di una madre che maltrattava le due figlie in un quartiere a sud di Milano. Una di 12 anni e una di 20. La donna sfruttava la prostituzione della più grande. Una storia che ha fatto scalpore. Intanto che investigavano e seguivano le due vittime di questa brutta storia, i carabinieri hanno effettuato dei controlli anche nei confronti di uno spacciatore marocchino che frequentava la sorella maggiore.
Dai suoi contatti, gli uomini dell’Arma sono risaliti ad una coppia di Tunisini, marito e moglie, che abitano a Osio Sotto, in provincia di Bergamo. Questi due avevano un magazzino a Pozzo d’Adda in cui tenevano una twingo con una targa tedesca. La macchina aveva un sottofondo in cui erano nascosti 9kg di eroina purissima e una borsa con 52mila euro in contanti. Forse la droga è di origine afghana o irachena. Il denaro è ora proprietà dello Stato.
Con l’aiuto della polizia aeroportuale di Malpensa, le forze dell’ordine hanno scoperto anche che l’uomo della coppia aveva effettuato diversi viaggi in Nord Europa. Inoltre tutti i giorni si recava a prendere lo stupefacente a Pozzo d’Adda per poi consegnarlo a Milano, in zona porta Venezia.
Lo spaccio e la consegna della droga avvenivano all’interno di un giro di bar in cui si fuma il narghilè. In questi locali prendevano anche gli accordi per la vendita di quantitativi più ingenti di stupefacente. Si tratterebbe di un nuovo giro di eroina. Avveniva al di fuori dei soliti luoghi di spaccio e di mercato, generalmente nel boschetto di Rogoredo o al parco delle Groane. Il livello degli spacciatori è quello medio alto. I carabinieri hanno ancora aperti dei filoni di indagine.
Articolo aggiornato il 12/12/2020 22:38