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Abbiategrasso – Una banda di 9 bulli violenti è stata arrestata ieri dai carabinieri.
Le indagini sono partite lo scorso luglio e a novembre sono state depositate. I Carabinieri della stazione di Abbiategrasso hanno documentato una serie di episodi di violenza. In alcuni casi gratuita, senza scopo. In altri casi, per rapinare coetanei o ragazzi più giovani di pochi euro, o del cellulare o di oggetti di marca. I 9 arrestati ieri mattina hanno fra i 14 e i 17 anni. Sono stati prelevati a casa dai carabinieri. 4 portati direttamente al carcere minorile Beccaria, e 5 affidati a delle conunità rieducative. Sono tutti di cittadinanza italiana.
Si davano aria da boss e alcuni dicevano di ispirarsi alle bande dei latin. Innescavano risse, organizzavano pestaggi estemporanei, minacciavano insegnanti e entravano negli oratori per creare danni. Diverse anche le rapine. Avevano creato un clima molto pesante fra gli adolescenti di Abbbiategrasso. Non temevano le autorità. Erano convinti che nessuno avrebbe fatto nulla contro di loro. Una convinzione che è sparita ieri mattina quando i carabinieri li hanno portati via dai loro genitori.
Solo 2 dei 9 minorenni arrestati andavano ancora a scuola. Gli altri trascinavano la loro vita fra il nulla e la violenza. Un paio lavoravano. Al momento degli arresti solo uno dei genitori, una mamma, ha pianto e si è disperata. Le altre famiglie hanno mostrato un totale disinteresse nei confronti del futuro dei figli.
Tutti i ragazzi vengono da famiglie dal profondo disagio sociale. Persone che non sono state in grado di educare i figli nè di accompagnarli verso l’età adulta e responsabile. Neppure la scuola è riuscita nel compito di sopperire a quanto la famiglia non dava. Non è una scusante. Minorenni o no, era necessario che qualcuno li fermasse e togliesse loro la convinzione che per i cattivi non c’è punizione. Lo hanno fatto i carabinieri di Abbiategrasso. L’arresto e la prigione saranno sufficenti per cambiare questi bulli?
Articolo aggiornato il 06/03/2019 09:15