Falso ginecologo adescava le ragazzine sui social per violentarle (Video)
Monza – Sui social si faceva passare per un ginecologo, il dott. Berti. Invece era un ingegnere che usava centinaia di profili social falsi per adescare ragazzine e violentarle. E’ stato arrestato qualche giorno fa.
La zona è la Brianza, il commissariato che ha effettuato le indagini è quello di Monza. Non si può localizzare più precisamente questa storia. Sono troppi i minori coinvolti. Ci sono le vittime di questo adescatore seriale e ci sono i familiari dello stesso, che stanno subendo gli effetti delle sue azioni. E’ però necessario raccontare la storia perchè le vittime potrebbero essere molte più di quelle trovate finora. Si potrebbe arrivare a centinaia di adescamenti.
Parlate con le vostre figlie. Hanno mai contattato il dottor Berti?
Se lo hanno fatto, se nei loro contatti di Facebook o di Istagram, o di Kik, lo hanno come amico, recatevi a fare denuncia al primo posto di polizia o elle forze dell’ordine. Parlate con loro, raccontate questa storia, e aiutatel ad esprimersi. Questa raccomandazione arriva dalla Polizia di Stato. E’ stata diramata oggi durante la conferenza stampa avvenuta alla questura di Milano, in via Fatebenefratelli.
Cosa ha fatto il falso ginecologo Berti?
Dott. Berti è un nome falso dietro cui si celava l’identità di un professionista che aveva creato centinaia di profili falsi su vari social. Si faceva passare per delle ragazzine e instaurava dei rapporti, in chat, con ragazzine reali, tutte tra i 15 e i 17 anni. Riusciva a convincerle così a contattare il dottor Berti che prometteva di essere in grado di applicare una terapia che le avrebbe rese affascinanti. In altri casi la terapia avrebbe evitato loro di restare incinta. In altri ancora di combattere la frigidità. L’uomo adattava la sua strategia in base alle informazioni e alle confidenze che era riuscito ad estorcere alle sue giovanissime vittime attraverso le confidenze fatte ai suoi alterego sui social. Dava loro un appuntamento e se non si presentavano, o se si tiravano indietro, faceva leva sulla sua “professionalità” chiedendo di pagare la parcella del consulto e nel caso in cui non avessero pagato, minacciava di chiedere i soldi ai loro genitori.
365 euro. Una enormità per una giovane
La terapia consisteva in una serie di violenze sessuali che le giovani accettavano convinte che si trattasse di un ginecologo. Le convinceva che non era necessario il permesso dei genitori per applicarla. In due casi si è spinto alla violenza completa, e ha convinto le due giovanissime che applicava loro la terapia gratuitamente perchè erano le sue muse ispiratrici, mentre le altre giovani pagavano la parcella.
Le indagini
Le indagini sono partite dalla denuncia di una ragazzina che, spaventata dal fatto che l’uomo continuava a chiederle di coinvolgere delle amiche nel suo giro, ha finalmente parlato con i suoi genitori. Questi hanno denunciato alla polizia di stato il dottor Berti. Quindi gli agenti hanno scoperto l’identità reale dell’uomo, trovato i profili fake, e iniziato a mappare l’intero giro di adescamenti che aveva messo in piedi. Hanno accertato 2 casi di violenza, 1 caso di adescamento più approfondito e trovato ben più di 3 casi di adescamento.
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