Gso e consiglio pastorale contro palestra e amministrazione. Intervista a Cristina Pastori
Ossona – Il giornalino parrocchiale di gennaio 2019 riporta una decisione del consiglio pastorale a supporto del GSO, il gruppo sportivo dell’oratorio. Sull’Informatore c’è infatti scritto che il consiglio ha permesso una raccolta firme sul sagrato della Chiesa di San Cristoforo durante l’orario delle Messe. La petizione popolare chiede al Comune di rivedere la convenzione con il campo sportivo di via Pertini e di permettere il rientro del gruppo di atleti in palestra, dopo che a novembre ne erano stati espulsi.
La lite fra la dirigenza del Gso e la dirigenza della palestra riguardava il comportamento delle persone e il modo di utilizzo degli spazi sportivi. Il risultato della querelle fu l’ interdizione all’uso della palestra per il Gruppo sportivo dell’ Oratorio.
L’immobile della palestra è infatti comunale, ma sottoposto ad una convenzione più che trentennale con i privati che lo gestiscono. Questi ne pagano le spese, la ristrutturazione e la manutenzione e si mantengono organizzando corsi sportivi o affittando gli spazi agli atleti o alle squadre.
Nella petizione che sarà presentata all’amministrazione comunale vi sono diverse richieste. Alcune sono chiare, altre curiose. Chiara la richiesta di riammissione della squadre alla palestra, curiosa la richiesta della cancellazione di alcune righe nel campo da pallacanestro. Il Gso, infatti, non sembra amare il tennis.
La parola a Cristina Pastori
Però mentre il Gso ha avuto largo spazio per esporre il suo punto di vista sul giornalino parrocchiale, nessuno ha ancora sentito la campana di Cristina Pastori. Le ho chiesto io di raccontare al sua versione dei fatti.
“Non ho nulla di personale contro il Gso. Mi limito ad applicare il regolamento della palestra, che è uguale per tutti i frequentatori, e ad applicare le regole dettatami dalla convenzione stipulata dal Comune. Ricordo che, benchè l’immobile sia comunale, la palestra è sottoposta ad una convenzione con un privato cittadino. Questo è il mio lavoro e in questa palestra ho investito i miei risparmi”.
Ci sbaglia paga, quindi. L’episodio scatenante, la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, pare sia stato il mancato preavviso di una partita di pallavolo di campionato. Infatti erano presenti circa il doppio degli atleti e del pubblico rispetto alle normali sessioni di allenamento, senza che la gestione della palestra ne sapesse nulla. A questo episodio è seguita una lite fra le dirigenze del Gso e quelle della palestra.
“Se i dirigenti del GSO pensano che io abbia torto e loro ragione, invece di raccogliere firme potrebbero rivolgersi alla giustizia, che sarebbe un arbitro sicuramente più equo del popolo quando viene sobillato”, dice ancora Cristina Pastori riferendosi alle richieste del GSO e alla petizione del comitato genitori.
Poi infine parla anche di ciò che pensa della iniziativa del consiglio pastorale. ” Ho trovato sorprendente l’iniziativa del consiglio pastorale, la raccolta firme da consegnare all’amministrazione comunale durante la Messa e la pubblicazione sull’informatore. Suppongo, però, che l’avvicinarsi delle elezioni di maggio possa portare a queste contrapposizioni forti. Solo che preferirei che litigassero fra avversari politici, lasciando fuori me.”
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