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Alle volte si dice: ” butta via la chiave, che fai prima”. Nei paesi democratici, però, si cerca di avere pazienza e di tentare la rieducazione alla convivenza civile anche delle persone più riottose e arroganti.
Non sempre è possibile, però. Sembra testimoniarlo quanto accaduto poco dopo le 23 di ieri sera in via San Giacomo a Milano. Una volante della polizia di stato è stata inviata per sedare una lite in strada che coinvolgeva diverse persone all’esterno di un condominio. La lite era causata da motivi futili e non sembrava porre grossi problemi.
Questo fino a che un agente dell’equipaggio del commissariato di zona, inviato in rinforzo alla volante, non ha riconosciuto fra i sobillatori della lite un 29enne italiano che sapevano essere sottoposto agli arresti domiciliari. Vistosi riconosciuto dagli agenti che lo conoscevano bene, l’uomo ha tentato di rientrare velocemente nel condominio e nell’appartamento in cui avrebbe dovuto restare. Non è però a sfuggito all’arresto, questa volta per evasione.
il 29enne si trovava agli arresti domiciliari a causa di una condanna per resistenza a pubblico ufficiale. Un reato commesso mentre era sottoposto agli obblighi della sorveglianza speciale. Una misura di controllo predisposta alla liberazione dal carcere, a fine condanna o quasi, di persone che potrebbero essere ancora pericolose per il prossimo.
Articolo aggiornato il 11/02/2022 13:55