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Lo scorso venerdì 26 ottobre, in piazza Selinunte, nel quartiere di San Siro, è andato in scena Chef Rubio, star televisiva di Frascati. Però non ha cucinato granché. Si è limitato alla comparsata e a far da attira mosche per il trappolone popolare preparato dai centri sociali della zona. Chi si aspettava di trovarsi i un ambiente in cui dei cuochi stellati si sarebbero sfidati in una maratona culinaria è rimasto stranito e perplesso.
Infatti la manifestazione aveva ben poco a che fare con la cucina tradizionale, anche se si può dire che gli organizzatori hanno tentato di cucinarsi per benino e a fuoco lento i partecipanti. Il menù era semplice. Pollo riscaldato vino e birra, condite spesso dal fumo aromatizzante della marijuana e dell’ hashish, simpaticamente consumata in loco da alcuni dei partecipanti al ritrovo, da quanto hanno raccontato parecchi testimoni dell’evento. E tanti, tanti comizi politici, abbastanza indigesti a chi ci ha raccontato del sotterfugio utilizzato per attirar pubblico.
Invece della casseoula, o perlomeno dell’abbacchio, sono stati serviti cori e striscioni contro il ministro Salvini e lunghi comizi a favore dei campi rom. Insomma, gli avventori alla fine le avevano “un po’ girate”, e non sto parlando esattamente della famose Granelle, (le balle di toro), ricetta principe della cucina tradizionale romana.
La manifestazione di piazza si è quasi subito ritirata, causa pioggia battente, all’interno delle sale del centro sociale Micene, dove non dovrebbero esserci permessi di ristorazione, e dove l’arte di chef Rubio sicuramente non ha potuto esprimersi.
Raul Bonomi, il presidente di Ascom 7, l’Associazione Comitato per la zona 7, ci ha raccontato i particolari di questo ritrovo culinario. “Non era altro che l’ennesimo ritrovo di antagonisti anarchici riuniti per protestare contro il Ministro degli Interni Matteo Salvini, ed organizzato peraltro senza alcun permesso di occupazione suolo pubblico e la benchè minima autorizzazione alla rivendita ambulante di cibarie, alcool e pollo riscaldato sul posto, come confermatoci dalla Polizia Municipale di Milano.
Nessuna licenza e tantomeno il rilascio delle ricevute fiscali di legge. La gestione commerciale dell’evento era a cura del Centro Sociale Micene che gestisce in toto il territorio ed il “quadrante” San Siro avente come suo “epicentro criminale” Piazza Selinunte. Qui si svolgono attività diversificate ma collegate: presidio sociale, occupazioni abusive e contrasto dei militari e poliziotti in caso di sgomberi, cooperazione con gli extracomunitari dediti allo spaccio, coperture e traffici di ogni tipo”.
Poi Bonomi ha aggiunto che si è consumato, al posto dell’aperitivo, “L’ennesimo gesto di dare fuoco poi ad alcune foto del Ministro Salvini, che ha reso disgustosa fin da subito la serata.”
Roul Bonomi ci ha raccontato che durante la manifestazione i partecipanti sono stati invitati a rivolgersi a svariate organizzazioni per risolvere i problemi legati al permesso di soggiorno e alla regolarizzazione della posizione di permanenza in Italia. Ci ha anche fornito l’elenco delle associazioni che sono state promosse durante la “dimostrazione culinaria”:
Durante la “cucinatura del pubblico” è stata anche data la notizia di un nuovo evento culinario previsto per il 16 Novembre. Si tratterà di un corteo studentesco, a Milano, contro Matteo Salvini. Poi a dicembre organizzeranno una manifestazione a Contrasto della costruzione dei centri di rimpatrio, che il Ministero degli Interni ha messo in cantiere recentemente. Al centro sociale Micene parlano dei rimpatri e delle espulsioni dei delinquenti e dei clandestini stranieri come se si trattasse di deportazioni.
“Un vero assetto da guerra al senso civico , incentrato su un unico scopo: aiutare gli immigrati irregolari e disobbedire alle istituzioni, inneggiando ad una ‘diversità’ tanto ambita e sudata. Forse per rifuggire a quella normalità che invece fa diventare Eroi coloro che si recano al lavoro ogni mattina e che regolarmente contribuiscono fiscalmente al mantenimento del nostro caro Belpaese.” commenta ancora Bonomi.
Da riportare anche il triste e desolato commento di un anziano alpino milanese che abita al quartiere San Siro e che ha assistito a tutta la scena dalla finestra di casa. Lamentandosi dice “Nessuno vuole veramente cambiare questa situazione!“
Articolo aggiornato il 22/08/2022 22:49