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La Giunta di regione Lombardia ha destinato oggi 38 milioni e 200mila euro per interventi verso l’emergenza abitativa e per le case popolari. Lo stanziamento è stato destinato a 30mila nuclei familiari in Lombardia e che si trovano in difficoltà economica e non riescono a pagare l’affitto o sono rimasti senza casa. E’ l’assessore alle Politiche sociali e abitative Stefano Bolognini che ne ha dato l’annuncio durante la conferenza dopo giunta, tenuta dal presidente Attilio Fontana.
Tre i provvedimenti verso cui andranno i fondi pubblici regionali:
25milioni sono destinati al fondo di solidarietà. Si tratta di un fondo destinato ad Aler e ai Comuni per coprire quel debito che si genera quando chi abita nelle case popolari non riesce a pagare l’affitto o le spese condominiali. In una conferenza che vede come attori Aler, il comune di residenza e il cittadino stesso, si effettua il conteggio del mancato pagamento di affitto e spese e insieme si determina, quanto può metterci l’affittuario in base alle sue possibilità, e quanto ogni istituzione mette per saldare il debito. Si tratta di un misura importante perchè era diverso tempo che il fondo di solidarietà non era rifinanziato e le pratiche giacenti sono molte. Sono fondi che andranno all’istituti che amministrano le case popolari, che li utilizzeranno per continuare le proprie attività di ristrutturazione.
9milioni e 300mila euro sono destinati al fondo di morosità incolpevole, che sono stati distribuiti agli 87 comuni Lombardi ad alta tensione abitativa. Si tratta di un fondo istituito dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per aiutare chi non può pagare l’affitto a causa della perdita o della consistente riduzione del reddito familiare. Il denaro è destinato a pagare l’affitto di una casa per rimuovere le situazioni di sfratto in corso e questa è la trance lombarda.
3milioni e 900mila euro sono destinati alla emergenza abitativa. Sono fondi destinati alle famiglie lombarde in difficoltà economica attraverso i Piani di Zona. A seconda delle criticità potranno essere assegnati contributi dai 1500 ai 5mila euro a famiglia e sono destinati a prevenire gli sfratti.
Attilio Fontana ha commentato il provedimento sottolineando che “Fin dalla campagna elettorale abbiamo promesso che avremmo cercato di stare vicini ai nostri concittadini anche in un ambito così delicato come quello della casa” mentre l’assessore Stefano Bolognini ha spiegato che “Gli stanziamenti decisi si inseriscono nel grande contesto del welfare abitativo, sono tutti provvedimenti rivolti a cittadini italiani, comunitari e agli stranieri extra Ue, con titoli regolari di soggiorno”.
Circa il 15% delle case popolari è coinvolto in questa decisione. ” E’ una misura importante. Nelle situazioni di fragilità che spesso si accompagnano a emarginazione, vogliamo evitare che si verifichino i casi in cui le case sono occupate da chi non ne avrebbe diritto. C’è chi non riesce a pagare l’affitto perchè in difficoltà e chi, invece fa il ‘furbetto’. Porremo certamente la massima attenzione alle singole posizioni con accertamenti demandati agli enti del territorio, alla Guardia di Finanza, ai Consolati e alle Ambasciate. Tutto sarà svolto nel pieno rispetto delle regole”.
Articolo aggiornato il 14/01/2020 23:39