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Tra via Bosi e la via Pertini a rischio i bambini dell’asilo

La scuola materna Bosi, in via Bosi, ha l’uscita e l’entrata sulla strada senza marciapiede, spesso le macchine sono parcheggiate dove il buon senso porterebbe ad evitarle di lasciarle. Da quel punto passano anche gli autobus della Movibus. Portare i bambini all’asilo al mattino è un delirio. Ce lo racconta una mamma che tutte le mattine affronta pericoli e ansia.

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In questo articolo parliamo di:

La lettera di una mamma

“Buongiorno Ilaria, dato che sei molto attiva per quanto riguarda la sicurezza del paese ci tenevo a farti presente la situazione della assoluta mancanza di sicurezza della strada in prossimità della scuola materna “Bosi”. Io porto le bambine all’asilo. Volevo sapere come mai negli orari di entrata e di uscita la polizia locale non è presente (anni fa invece mi sembrava ci fosse). Purtroppo già l’asilo non è ben segnalato, tant’è che gli autobus arrivano a velocità impressionanti e spesso bisogna far loro segno di rallentare. Gli autisti chiedono scusa con la manina e rallentano ma dovrebbero sapere che li c’è un asilo.
Di fronte all’ingresso dell’asilo tra l’altro parcheggiano le auto dei residenti nel cortile di fronte.  Nn so se ne hanno diritto, forse si, visto che non c’è segnaletica ceh lo impedisce, ma spesso mi ritrovo a dover superare le linee bianche che delimitano la strada con le bambine per mano.
Basterebbe poco! Un vigile negli orari di entrata e uscita o anche qualche volontario un po’ esperto che possa  dare un grande aiuto alla comunità anche solo impiegando mezz’ora della sua giornata.

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Comunque vorrei sapere il perché della totale assenza della polizia locale. È una vergogna, ho visto scene raccapriccianti di bambini che sfuggono ai nonni mentre questi ultimi prendono la bicicletta. Tutti noi genitori e nonni cerchiamo ovviamente di prestare il massimo dell’attenzione possibile ma l’incidente è dietro l’angolo e spero non succeda. Ce ne sono già stati nel passato e non vorrei rivivere scene del genere. Grazie e spero tu possa fare qualcosa.”

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Cosa ho risposto

Ciao cara.  Non dovrei essere io a risponderti, ma il sindaco di Ossona. Però, dato che hai scritto a me, ti dico volentieri quello che so.  E’ vero: a Ossona, in tante situazioni e da parecchi anni si sente il pericolo “sulla pelle”. Questo mi ha naturalmente portato ad interessarmi della sicurezza e a cercare di fare qualcosa insieme ad altri. Con il comitato Ossona sicura prima e con la Guardia nazionale ora.
Il vigile davanti alla scuola Bosi non c’è perchè non ci sono i Vigili. Sono rimasti solo tre agenti di polizia locale su quasi 9mila abitanti, e non riescono fare nemmeno più le pattuglie. Figurarsi se riescono a controllare entrata e uscita delle 4 scuole si Ossona e delle altrettante 4 di Casorezzo.

La soluzione sarebbe semplice. La sorveglianza delle scuole è una cosa che può fare la Guardia Nazionale. Si cercano i volontari disponibili negli orari che servono, gli si fa frequentare il corso di formazione base da 20 ore, e  nel giro di un paio di mesi ci sono persone capaci e preparate che possono occuparsi di tutte 8 le scuole, senza impegnare la scarsa, di numero, polizia locale. Fra l’altro, un servizio simile in convenzione con il Comune sarebbe comunque sotto il controllo della polizia locale, ci sarebbero i verbali a fine servizio, le assicurazioni, i volontari non sarebbero solo dei “nonni volontari” ma avrebbero una qualifica anche per pretendere l’osservanza delle ordinanze del sindaco ( se non puoi parcheggiare lì, la macchina la sposti e basta) e ogni cosa sarebbe all’interno della legge.  Non c’è da fare altro che chiedere che il sindaco accetti una convenzione con l’associazione guardia Nazionale. Lo farà?

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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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