OssonaStoria e Cultura

Burgari. La storia di Ossona che non tutti conoscono

Non tutti quelli che abitano a Ossona conosco le origini del piccolo paese. Le foto e la storia dei nuovi tesori di villa Litta

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Il sarcofago dei Burgari, risalente a 1500 anni fa, era usato come fontana e si trovava nella cortile della casa del Gin Rossin.  Ora è arrivato nella corte di Villa Litta, il Comune di Ossona, ed è stato esposto per la prima volta durante la fiera di San Bartolomeo 2018.

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Ossona fonda le sue origini nella preistoria, in quel periodo da cui non ci è ancora arrivata nessuna testimonianza scritta specifica che possa permetterci di definire “storia”gli eventi e la fondazione del paese. Prima di essere un villaggio celta era un villaggio golasecchiano, il suo toponimo è forse di origine preindoeuropea. Antichissimo, quindi, forse ha 6 mila anni. Non lo sappiamo perchè nessuno ha mai cercato nulla. Però qualcosa del nostro passato più recente è rimasto. Era sotto i nostri occhi ma è stato difficile riuscire a recuperarlo senza che finisse nelle mani di chi avrebbe preferito ricavarci del denaro.

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Ci sono molte testimonianze del fatto che la storia è passata anche qui. Alcune appartengono a momenti della storia che hanno segnato il divenire dell’intera cultura della Lombardia, e che ne hanno determinato persino il nome. Quelle dei Longobardi

In questo articolo parliamo di:

Longobardi e Burgari

La stessa cosa è capitata a molti dei Comuni dell’ altomilanese. I Longobardi hanno lasciato, mischiandosi con le popolazioni locali, una eredità forte. È lo stesso è capitato con i popoli che li hanno seguiti nella loro migrazione dalla Pannonia, l’odierna Ungheria, alla Lombardia . Tra questi popoli c’erano i Burgari, un popolo alleato dei Longobardi ma con abitudini leggermente differenti. I Longobardi affidarono ai Burgari la difesa della seconda linea del Ticino e questi costruirono dei Castelletti e nel tempo fondarono una entità amministrativa chiamata Burgaria, la cui capitale era Dairago. Ossona è al centro della Burgaria. Dal nome Burgaria viene anche un altro toponimo che siamo abituati a utilizzare ed è quello di brughiera. Ne abbiamo già parlato alcune volte  su Cronaca Ossona. burgari a ossona

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A Ossona i Burgari hanno un toponimo importante che identifica una corte dal disegno particolare: il Burgass. Lo si traduce come se fosse la parola dialettale che traduce la parola borgaccio. Nel  vocabolario milanese questa traduzione non ha senso, se non intendendola come casa dei Burgari. La pianta della Corte è quella di un vecchio Castello simile a quelli dell’Alto medioevo. Le poche mura originali rimaste sono spioventi. Più larghe in basso che in alto. Difficili da scalare e facili da difendere dalla cima. La forma dell’arco di ingresso è a tutto sesto con la base larga.

I Burgari sono fra noi

A sostenere la prova che i Burgari hanno vissuto fra noi, e continuano a vivere nei loro discendenti, ci sono due sarcofagi ritrovati ad Ossona e risalenti al quinto e sesto secolo dopo Cristo. Ambedue hanno più di 1500 anni e oggi si trovano a Villa Litta . Uno è stato forato nella parte bassa e trasformato in una vasca per una fontana. A causa dell’ignoranza storica delle amministrazioni comunali degli ultimi 15 anni, è utilizzato comea fioriera e si trova nel parco di Villa Litta.

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I due sarcofagi sono senza iscrizioni. Non sappiamo dove fossero prima. Forse erano nell’antichissima chiesetta di San Bartolomeo. Non sappiamo neppure se sono stati usati. In una corte del paese stato anche ritrovato uno dei coperchi con ciò che rimane delle tipiche colonnine laterali. Stessa pietra delle due sepolture. Non sappiamo se si tratta del coperchio di uno dei due sarcofagi o di quello di un ulteriore sarcofago . In un’altra corte del paese c’è un altro coperchio che è stato rovesciato e appoggiato a terra come se le colonnine fossero dei piedini, e usato come abbeveratoio per le galline.

 

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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