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Genova. Sarebbero più di venti le vittime individuate fino a questo momento tra le macerie del Ponte Morandi, crollato questa mattina poco prima delle 11 a Genova. Si sono contati anche, per il momento 5 feriti, che sono stati trasportati in codice rosso, tramite l’elisoccorso, in diversi ospedali. (Foto di Antonio Giordano)
Altri feriti se la sono cavata meglio. Le notizie si accavallano e attualmente nella zona stanno operando i vigili del fuoco e i mezzi del 118. Parrebbe che fra le vittime estratte finora ci sia anche un bambino. Alcuni testimoni parlano di due grandi bagliori sul pilone centrale del ponte poco prima che la campata cominciasse a cedere. Forse, dicono, causati da un fulmine. Oppure dallo strappo delle linee della corrente elettrica avvenuto ai primi cedimenti del pilone. Si attendono però le conferme di questo fatto, che è però registrato in diversi filmati amatoriali diffusi sul web.
Il Ponte Morandi, sulla A 10 che collega Genova con la riviera di ponente, verso Ventimiglia, è stato costruito nel 1967. Attraversa il torrente Polcevera, tra i quartieri genovesi di Sampierdarena e Corigliano. La sua altezza da terra alla campata era di circa 90 metri: da quella altezza sono cadute le automobili e i tir che lo stavano percorrendo nel momento del cedimento che ha causato la caduta di tutta la campata centrale. Un tir è riuscito a fermarsi in tempo, sul’orlo del baratro. Timori anche per chi era nelle nei pressi del ponte, e nelle case più vicine, che sarebbero state raggiunte dalle macerie.
Le operazioni di soccorso sono ancora attive, alla ricerca con cani e altri mezzi, di possibili dispersi. La situazione rischia di complicarsi ancora di più perchè sulla Liguria si attendono temporali fortissimi per le prossime ore, e la protezione civile ha comunicato che l’allerta meteo è arancione.
Un elicottero del 118 con a bordo personale della squadra U.S.A.R. (Urban Search And Rescue) specializzata in attività di ricerca e salvataggio di persone disperse e seppellite, è partito da Milano alle 12.07, per raggiungere i luogo del crollo. L’elicottero sarà poi messo a disposizione per il trasporto dei feriti negli ospedali, mentre la squadra opererà sul posto. La squadra U.s.a.r. della protezione civile della Lombardia è l’unica realtà italiana attualmente esistente in grado di coordinare personale di ricerca e sanitario.
Articolo aggiornato il 26/04/2020 23:00