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https://youtu.be/x-uoF8oxXIg Ieri, primo agosto, gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Milano, hanno portato a termine un grande sequestro di beni alla ‘ndrangheta. Si tratta di 11 immobili per un valore totale di 2 milioni di euro, sequestrati ai fini della confisca, come succede sempre in questi casi, nel comune di Motta Visconti e nei comuni limitrofi dell’area sud della provincia di Milano. Si tratta di beni e capitali di cui è stato dimostrato essere nella disponibilità dell’imprenditore 43enne originario della Calabria, e accusato di essere organico alla cosca ‘ndranghetista dei Gallace-Ruga, attiva nella zona di Catanzaro. L’affiliazione alla ndrangheta è documentata da un rito di iniziazione avvenuto in Calabria.
L’uomo, che è già stato condannato con sentenza definitiva per associazione mafiosa ex art. 416 bis c.p., è un esponente di spicco della ‘ndrina locale di Giussano (MB) e, da quanto comunicano dalla questura, aveva il compito di custodire armi, anche da guerra, per conto della associazione mafiosa. Nel corso degli anni ha accumulato un patrimonio ingente, costituito dagli 11 immobili, che si trovano in Lombardia e in Calabria, e da numerosi conti correnti. In tutto, il patrimonio sequestrato, e che verosimilmente deriva da attività illecite, è di 2 milioni di euro. La proposta del sequestro in via di prevenzione patrimoniale, avanzata dal questore Cardona, è stata accolta dal tribunale, sezione Misure di Prevenzione.
Articolo aggiornato il 21/06/2020 17:59