Era Antonio Deiana il cadavere seppellito in cantina
Cinisello Balsamo – Luca Sanfilippo confessa l’omicidio di Antonio Deiana, avvenuto 5 anni fa, e indica alla Polizia il luogo di sepoltura: la cantina di casa sua.
Luca Sanfilippo ha convissuto a lungo con il corpo della sua vittima seppellito nel seminterrato, sotto al pavimento.
Per ritrovarne i resti la polizia scientifica ha dovuto scavare nel cemento per un metro e mezzo. Una storia davvero raccapricciante, lunga, dolorosa e complicata, che inizia nel 2009. Nel marzo di quell’anno scompare da casa sua, a Villa Guardia (Co), il fratello di Antonio, Salvatore Deiana. Le indagini non danno frutti.
Nel 2012, la famiglia Deiana è nuovamente colpita. Scompare misteriosamente anche Antonio. Riprendono le indagini anche sulla scomparsa di Salvatore e nel 2014 il suo corpo è trovato in una buca scavata in un bosco. Ad indicare dove si trovava sono stati i suoi assassini. Uno di questi era già in carcere per l’omicidio di un altro uomo, Ernesto Albanese, e viene condannato all’ergastolo. Il secondo è condannato a 16 anni. Salvatore era stato ucciso a coltellate in un ristorante di Vertemate con Minoprio e poi seppellito nel bosco.
Intanto, però, Antonio non si trova e chi ha ucciso Salvatore risulta essere estraneo alla sua scomparsa.La poizia non trova nessun elemento fino allo scorso 9 giugno, quando un pregiudicato telefona al commissariato di Greco Turro, a Milano, e chiede di parlare con un funzionario. Si fida di lui e vuol raccontare quello che sa. Da quello che i due si dicono scaturisce una perquisizione in una palazzina di Cinisello Balsamo in cui abita Luca Sanfilippo, il 10 giugno. Lì infatti, bisogna cercare Antonio Deiana. Titolare delle indagini è la procura della repubblica di Monza che ferma Luca Sanfilippo per omicidio, dopo la confessione resa davanti al suo legale.
La confessione
Iniziano le indagini e durante gli interrogatori Luca Sanfilippo confessa e indica il luogo in cui i resti di Antorio Deiana sono seppelliti, sin dalla sera in cui, per una futile lite scaturita da questioni legate alla droga, non lo aveva colpito con un coltello, uccidendolo. Sono passati 5 anni, ma quanto successo è ben impresso nella mente di Sanfilippo, che indica ai poliziotti anche i punti in cui il sangue di Deiana ha colpito le pareti dello scantinato. Non li ha mai cancellati e la polizia scientifica è riescita a determinare che si tratta di sangue umano.
La casa è ora in vendita e negli ultimi sei mesi Sanfilippo ha steso un altro strato di cemento sulla buca. La tomba di Deiana era in un stanzino dello scantinato, dove 5 anni fa era ancora aperto lo scavo effettuato per una perdita da qua. Nel filmato si possono vedere le operazioni che ha dovuto compiere la polizia scientifica per recuperare i resti della vittima.
Il ritrovamento del corpo di Antonio Deiana
Gli scavi per riesumare il cadavere di Antonio Deiana sono iniziati il 19 luglio e hanno finito solo nel pomeriggio del 20. Durante le indagini è stato anche individuato un uomo di 50 anni che ai tempi aveva aiutato Sanfilippo a far sparire gli abiti della vittima, bruciandoli e ustionandosi le gambe. Il riscontro di questo particolare è stato comunicato durante la conferenza stampa di sabato 21 luglio che si è tenuta in sala Scrofani, presso la questura di Milano.
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