Storia e Cultura

Il cantiere della M4 e la leggenda della Colonna del Verziere

Non sappiamo se lo storico Serviliano Latuada vissuto tra il 1704 e il 1764 intendesse descrivre proprio questa colonna quando narrava delle ruvide colonne, nella sua guida, “Descrizione di Milano”, anche perchè di ruvido, la colonna del Verziere non ha proprio nulla. Ma negli ultimi tempi qualcosa è cambiato e forse la leggenda legata a questa colonna potrebbe avere un fondo di verità.

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Foto di Gianluca Preti

La storia della colonna tra misteri e nuove scoperte

La zona del Verziere, chiamata così perché per secoli, sede del mercato ortofrutticolo oltre che di selvaggina, pesce e altri tipi di carne, oggi ha perso pressoché tutte le sue caratteristiche storiche. A memoria di come fosse in passato sono rimaste ben poche cose. Una tra queste è la Colonna del Verziere, sulla cui cima svetta, o per meglio dire svettava, dato chè è stata rimossa per far posto ai cantieri della M4, la statua del Cristo redentore. Eretta presumibilmente nel 1580, La colonna fu inaugurata solo il 27 agosto 1623. Fu in quella data che fu collocata la statua del Cristo redentore. il piedistallo fu in un secondo tempo restaurato nel 1727, mentre nel 1860, furono apposte delle lapidi in memoria dei caduti delle cinque giornate di Milano. Fin qui la storia ad oggi conosciuta, ma c’è molto altro.

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La leggenda del Cristo sulla colonna

Molte leggende si intrecciano in una zona che è sempre stata fulcro della Milano povera, e spesso preda di vere e proprie maldicenze. È poco distante da qui, ad esempio, Via Laghetto, dove si sospettava vivessero delle streghe, e tra esse quella che era il loro capo, che abitava in Via Laghetto al 2. Secondo alcuni, è proprio per contrastare queste “malefiche figure” che fu eretta la colonna con al suo vertice il Cristo redentore.

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Un’altra leggenda, potrebbe essere realtà

La leggenda narra di una ragazza, Barbarinetta, che dopo mille vicissitudini, finì per innamorarsi di un ragazzo che però aveva forti pendenze con la giustizia. Quando egli fu arrestato e poi giustiziato, la giovane per la disperazione si buttò dal balcone e si uccise. A quella straziante vista, la statua del Cristo Redentore, si girò dalla parte opposta, per non guardare più in quella direzione. Ma si è veramente girata la statua?

Nuovi indizi dagli scavi della M4

Secondo molte testimonianze, in antichità la statua guardava realmente verso la chiesa di S. Bernardino, nota anche per la famosa cripta “San Bernardino alle ossa”. Ma allora cosa, può essere accaduto? Qualche indizio si trova sempre sotto forma di leggenda, pare infatti che durante i lavori di restauro, nel 1727 gli operai addetti al posizionamento della statua distrattamente, la posarono al contrario. Ma può essere comprovata tale teoria?

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Una colonna nella colonna

Se volete vedere la colonna del verziere, non andate a cercarla sul posto. Infatti, al suo posto ora vi è un cantiere della M4. Niente paura, la colonna e la statua sono state smontate con cura e saranno riposizionate al loro posto a fine dei lavori, ma proprio grazie a questo cantiere si è fatta una scoperta davvero interessante e del tutto inaspettata. All’interno del basamento della colonna, ne è stata rinvenuta una seconda. Questa, sicuramente più antica, potrebbe essere quella originale, forse poi crollata. Questo, spiegherebbe la ragione per cui ne è rimasto solo il troncone iniziale. Stiamo parlando del periodo della peste, quando i milanesi pregavano, affacciati alle finestre, verso la colonna, durante le epidemie che devastano Milano tra il 1576 e il 1630.

Una differente interpretazione

grafica Gianluca Preti

Veniamo ai giorni nostri e al rinvenimento della colonna più antica.
L’unica documentazione reperibile è quella pittorica. Conosciamo infatti le originali forme della colonna da alcuni quadri come quello di Alessandro Magnasco detto Lissandrino, (1667-1749) intitolato Il mercato del Verziere. Ma, anche qui, non mancano le differenze con la colonna attuale. Il Cristo redentore, infatti, è in una posizione molto differente rispetto alla statua attuale. Ne abbiamo come esempio, una raffigurazione in un quadro del 1852 di Angelo Inganni, che mostra la posizione della statua come attualmente la conosciamo. Possiamo perciò ipotizzare che  vi sia stata una statua anche sulla colonna precedente, quella a cui rivolgevano le preghiere gli abitanti del quartiere durante la peste, magari, orientata proprio verso S. Bernardino, poi sostituita con quella odierna, oppure dobbiamo dedurre, che il dipinto del Magnasco è una libera interpretazione, e non una rappresentazione fedele. Nel primo caso, si spiegherebbe la leggenda secondo cui il Cristo si è girato dall’altra parte. Forse, dopo le continue pestilenze, si è voluto dare atto che quel quartiere non meritava le attenzioni del redentore, ponendo una nuova statua con le spalle e non più il viso rivolte verso la chiesa di S. Bernardino.
Ovviamente sono solo supposizioni, unico fatto certo, è che all’interno della colonna del Verziere se ne celava un’altra ben più antica, e di cui non si aveva nessuna memoria storica.

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La Mostra al Civico Museo archeologico di Corso Magenta

I pannelli divulgativi su cui è ritratta la sezione di colonna rinvenuta durante gli scavi della M4 sono siutati sia in prossimità del cantiere in Piazza San Babila, sia al Civico Museo archeologico di Milano, assieme a moltissimi reperti sempre rinvenuti durante gli scavi della M4 e molto interessanti.
Per visitare la mostra, denominata “viaggio nel tempo con M4” si deve scendere nella cripta del museo, la mostra sarà aperta fino al 23 settembre.

Nota della redazione
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Articolo aggiornato il 01/02/2022 22:55

Gianluca Preti

Videomaker, grafico, fotografo, appassionato di Milano.

Co Notizie News Zoom

Testata registrata presso il Tribunale di Milano n. 47/2020 del 3/06/2020 Direttore responsabile Ilaria Maria Preti
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