A Zibido San Giacomo il party esclusivo dell’anno: 50 candeline per il Dottor Gigi Iocca nella location più innovativa!
È tutto pronto per l’evento più esclusivo di fine anno! Domani, 24 novembre, la palestra FitActive di Zibido San Giacomo
Ieri, il 14 giugno, intorno alle 14.05, si è avuta la notizia di una sparatoria in via Pomposa. 4 colpi esplosi da un’auto che aveva appena imboccato la strada, arrivando da via Ravenna.
Testimone una 18enne che stava passeggiando con il cane e che si è rifugiata in un portone prima di chiamare il 112. Per fortuna non c’è stato nessun ferito. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della seconda squadra, sezione 1, della radiomobile di Milano che si sono messi alla ricerca del pistolero.
Dopo aver accertato da diverse testimonianze che il fatto era assolutamente vero, hanno chiamato rinforzi e, seguendo le descrizioni dell’uomo della macchina che guidava, fornite dagli abitanti della zona, sono riusciti a rintracciare sia l’auto sia l’appartamento in cui abita , in zona Corvetto. L’uomo, D.G., è un italiano pregiudicato per rapina, furto aggravato e reati contro il patrimonio. Davanti ai carabinieri ha subito ammesso di aver sparato i 4 colpi di pistola e ha aggiunto di averlo fatto a scopo intimidatorio contro un’auto perché minacciato.
Poi ha consegnato una pistola calibro 28 special , che che aveva nel tamburo 4 bossoli e un colpo non ancora esploso. La sorpresa è arrivata quando i carabinieri hanno notato, vicino a dove era tenuta la pistola, un sacchetto. All’interno c’era una mitraglietta skorpion tipo 70, una scacciacani con proiettili a salve e piccoli razzi, una balestra delle dimensioni di una carabina con un pacco di dardi dalla punta di ferro, due cannocchiali di cui uno montato sulla balestra.
L’uomo è stato arrestato e accusato di porto d’armi abusivo per tutte le armi che gli sono state trovate e di ricettazione. I carabinieri hanno scoperto, infatti, che la pistola calibro 28 Special era stata rubata durante una rapina molto cruenta avvenuta nel 2015 in una villa ad Arluno, nel milanese. La sKorpion, invece, pare di essere di provenienza estera. Nulla si sa ancora sulla balestra, che è un’arma letale. Come consuetudine, le armi saranno inviate ai RIS di Parma per il confronto balistico con la banca dati delle Armi utilizzate per compiere delitti. Si tratta del terzo sequestro di armi in pochi giorni.
Articolo aggiornato il 26/06/2020 16:27