Codice antimafia a Milano. Divieto di usare internet e il cellulare
Milano. Il questore di Milano Cardona ha applicato, per la prima volta a Milano, un articolo del codice antimafia che vieta l’utilizzo di smartphone e apparecchiature telematiche collegabili a Internet da parte di chi ha subito una condanna penale definitiva.
Ne hanno dato notizia questa mattina durante una conferenza stampa indetta dalla divisione anticrimine della Polizia di Stato. Sono stati colpiti da questo provvedimento, che consiste nell’avviso orale e nella segnalazione allo sdi, sistema digitale interforze, 4 truffatori che utilizzavano telefoni cellulari e computer per compiere loro truffe ai danni di anziani.
Diversi episodi che hanno suggerito l’uso della legislazione del codice antimafia
I quattro hanno delle fedine penali lunghissime, e sono già stati condannati in via definitiva per i reati che hanno commesso. Per compiere le loro truffe si erano fatti passare per sacerdoti, poliziotti e avevano proposto abbonamenti inesistenti a riviste delle forze dell’ordine. Uno di loro aveva creato un sito internet per perorare una raccolta fondi destinata ad aiutarlo a sostenere una costosa operazione chirurgica all’estero. Il divieto all’utilizzo di internet e dei telefonini è quindi una misura preventiva rispetto a comportamenti futuri che i quattro potrebbero mettere in atto.
Non ha scadenza. Può essere protratta fino a che chi ne è colpito non dimostra di aver cambiato stile di vita. Per ottenere il rispetto della prescrizione sono state contemplate diverse possibilità. Qualunque forza dell’ordine fermi o controlli i colpiti dal provvedimento e lì trovi in possesso di uno smartphone o di un computer, li denuncerà a piede libero e sequestrerá loro il cellulare, il computer, o la ricetrasmittente o qualsiasi altro mezzo collegabile a internet.
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