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Quando l’anno scorso in piazza Duomo, una nota multinazionale nel campo della caffetteria, decise di sponsorizzare la realizzazione di un’area verde con piante tropicali, tra cui palme e banani, allo stupore di molti si aggiunse, persino qualche atto vandalico.
Alcune piante infatti, furono danneggiate, anche se fortunatamente, i vandali furono immediatamente identificati.
A parte le polemiche strettamente politiche, un giusto dubbio può nascere dal fatto che essendo piazza del Duomo un luogo importante per il turismo, infatti, alcune piazze più di altre dovrebbero mantenere un aspetto coerente con la propria storia, ma siamo proprio sicuri che non sia così anche per queste aiuole?
Spesso, tendiamo a dimenticare la storia o forse la conosciamo poco. Sta di fatto che, nell’ottocento fosse una pratica molto diffusa introdurre piante, e spesso anche animali esotici. Oggi li chiameremmo alieni, in quanto non facenti parte del nostro ecosistema. Ville di persone in vista avevano nei giardini ogni genere di piante, provenienti da ogni dove. Esse potevano essere mostrate ad amici e visitatori durante i ricevimenti. Così, si diffuse in breve tempo l’abitudine di piantare palme e altri alberi esotici un po’ ovunque nella nostra città.
È passato un anno e qualche mese da quando sono state posizionate le prime palme in piazza del Duomo, e bisogna dire, che dopo le prime aspre polemiche, i milanesi si sono abituati a questo nuovo “panorama”, e qualcuno inizia persino ad apprezzarne la bellezza anche se fuori dal loro contesto naturale, segno che Milano e i Milanesi, si adattano a qualsiasi cambiamento, pur rimanendo fedeli alla propria storia e al proprio passato.
Articolo aggiornato il 01/02/2022 15:33