Parco delle cave. Cosa fare per un giorno senza rom
Milano. Il Parco delle cave è una delle più belle zone rinaturalizzate di Milano. L’entrata è in via Cancano, alle spalle di via Forze armate, nel quartiere di Baggio. Si tratta di alcune conche d’acqua nate da delle ex cave di ghiaia e in cui finisce il sistema dei canali di irrigazione delle campagne dell’altomilanese.
Ci sono quindi dei laghetti formati un po’ dalla falda acquifera che è salita in superficie e un po’ dall’acqua dei canali. L’attraversare terreni agricoli concimati regolarmente ha reso queste acque particolarmente ricche di sostanze organiche che hanno permesso la nascita di un parco particolarmente vigoroso con alberi di ogni tipo. Ora ci sono piste ciclabili, panchine, giochi per i bambini, aree da picnic, e gli alberi non sono stati piantati, sono per lo più spontanei. Questo rende il parco un luogo estremamente piacevole.
Area presidiata, spesso però dai rom
Ci sono alcuni sentieri che portano ai laghetti minori che sono veramente belli e mostrano un ecosistema tutto loro. Il parco delle cave è una bellissima area verde da vivere in tranquillità. Purtroppo è così bella e così frequentata da famiglie e anziani che i rom se ne sono praticamente impossessati. Usano il parcheggio come accampamento per i camper, e presidiano l’entrata del parco delle cave ogni giorno. Sabato 26 però i rom non c’erano. La Lega ddella sezione della Zona ha organizzato un presidio per ricordare all’amministrazione Sala che anche Baggio è periferia ma che non hanno inserito nulla sulla sua sicurezza nel piano periferia che è appena stato portato in consiglio comunale.
Hanno partecipato l’assessore alla casa Stefano Bolognini, l nei consigliere regionale GianMarco Senna, i neo parlamentari Fabrizio Cecchetti e Igor Iezzi. Per timore che gli aderenti di un centro sociale che ha la sede nelle vicinanze infastidisse i presenti al presidio, una camionetta dell polizia è rimasta tutto il pomeriggio nel parcheggio. Un effetto l’ha avuto. I rom sono spariti dal Parco delle cave per tutto il giorno e la gente ha potuto davvero godersi la pace e la bellezza del luogo.
Baggio e i suoi tanti problemi
A Baggio c’è una via in cui 25 dei 27 alloggi delle case popolari sono occupati abusivamente. Aler non riesce a iniziare i lavori di ristrutturazione degli appartamenti perchè gli sgomberi tardano. Sulle strade del quartiere trovi le carcasse delle biciclette fatte a pezzi, e lasciate poi sul marciapiedi. Tante volte i consiglieri di zona chiamano la polizia locale per chiedere interventi a nome dei cittadini e si sentono rispondere.che “Lo sappiamo già” ma poi l’intervento tarda o è inefficace. Si tratta soprattutto dell’arrivo delle carovane dei rom. Quando arrivano iniziano i furti, il degrado aumenta, l’immondizia abbandonata è impressionante, e non si riesce più a vivere tranquilli.
Tra le persone che si sono avvicinate al presidio nel pomeriggio si è sentito molto forte il bisogno di sicurezza e la delusione di scoprire che nel programma di investimenti per le periferie, per aiutare la sicurezza a Baggio non è stato previsto nulla. Ognuno di loro aveva una storia da raccontare. Furti, scippi, aggressioni specie a danno di anziani sembrano essere all’ordine del giorno da molti anni.
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