Rubavano e rivendevano la plastica. Fra loro un 76enne
Dicono che non è mai troppo tardi per iniziare e imparare qualcosa. Probabilmente non è mai troppo tardi anche per essere scoperti e catturati dai carabinieri quando si compiono dei reati come il furto e la ricettazione. Nel caso si tratta di un 76enne che è stato coinvolto in un reato di associazione a delinquere, arrestato dai carabinieri e poi posto agli arresti domiciliari per l’età avanzata.
Si tratta del titolare dell’azienda Pianeta snc di Malnate (Va), che è stato accusato di ricettazione di materiale di plastica e di polipropilene e di essere parte di una banda accusata di associazione a delinquere finalizzata al furto, per aver ripetutamente comprato plastica rubata.
Tutto è partito da un’altra indagine iniziata nell’ottobre 2017, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza con la collaborazione del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, che tendeva a scoprire i colpevoli della commissione di un sistema di furti, ricettazione e riciclaggio di autovetture di lusso. Nel condurre le indagini si è scoperto un secondo traffico e ne è nato uno spin off di indagine, sempre diretto dalla Procura della Repubblica di Monza, che ha portato all’arresto di 9 persone, fra cui il 76enne, ritenuti responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti e ricettazione.
Sono stati arrestati nelle province di Milano, Monza e Brianza, Benevento, Como, Novara, e Varese. 7 di loro sono in carcere e 2 agli arresti domiciliari. Sono tutti italiani e non nuovi ai guai con la giustizia e, sebbene il 76enne abbia quasi stabilito un record, sono tutti piuttosto maturi d’età.
L”operazione Plastic
L’organizzazione di ladri iniziava il suo lavoro individuando le aziende, situate specialmente nel nord Italia che producevano materiale plastico come il poliuretano. Quindi sceglievano la data. Quella stessa notte rubavano un tir, portavano a termine il furto e si recavano in un magazzino di Canonica d’ Adda, il cui custode, Carmine B., uno degli arrestati, garantiva loro un’area di stoccaggio della merce fino al momento della rivendita.
Le trattative sul prezzo avvenivano negli autogrill dell’autostrada. Si è trattato di almeno 7 furti e 3 casi di ricettazione, con un giro di affari di almeno mezzo milione di euro. I carabinieri sono riusciti a recuperare 5 dei Tir rubati e 60 tonnellate di polipropilene rubato, che aveva un valore di 350mila euro.
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