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Il ponte del primo maggio del 2018 resterà nella memoria degli accoliti della ndrangheta per parecchio tempo. Se ieri i carabinieri del comando di Milano si occupavano di smontare pezzo per pezzo la rete di distribuzione della droga nel Milanese, lo scorso 2 maggio la sezione criminalità organizzata e catturandi della polizia di Stato si è occupata di mettere fine ad una branca di attività della famiglia Sergi Papalia a Corsico, sempre in provincia di Milano.
Durante l’esecuzione di 11 decreti di perquisizione nei confronti di altrettante persone indagate, che si sono svolte anche con l’ausilio di unità cinofile, di equipaggi della Polizia Stradale e del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato, sono stati sequestrati panetti di stupefacenti. armi e proiettili. In particolare, in un box di Corsico che era in uso a Domenico Sergi, 32 anni, sono stati trovati 5 kg. di stupefacenti e una pistola.
Brutta fama, quella del comune di Platì. Ha dato i natali a parecchie famiglie della ndrangheta, che vivono di traffico di droga, di violenza e di omicidi e si sono insediate fra Buccinasco, Corsico e Cesano Boscone sin dagli anni 70. Domenico Sergi è il figlio 32enne di Francesco Sergi, 62 anni, originario per l’appunto di Platì ( Rc). Francesco Sergi sta scontando una condanna all’ergastolo per omicidio, associazione mafiosa, traffico di stupefacenti e altri reati. Domenico Sergio è anche nipote Antonio Papalia, 64 anni, fratello di Rocco Papalia e fondatore di una delle ‘ndrine lombarde scoperte e smontate già da tempo.
“Segui il denaro” è uno dei motti di chi sta conducendo le indagini sul narcotraffico e sulle attività della ndrangheta in Lombardia. Gli affiliati alla criminalità organizzata, infatti, tendono a non intestarsi nulla, per evitare che, se scoperti, i beni che hanno acquistato con i proventi illeciti siano sequestrati, e restituiti alle loro vittime.
E’ importante quindi dimostrare che un appartamento o un’auto di lusso possano essere a disposizione di un boss, anche se non gli appartengono perchè la legge ne permette il sequestro. A Corsico è così stata sequestrata una maserati gran turismo, con targa svizzera, che era parcheggiata sotto l’abitazione di Francesco Sergi e che era nella disponibilità di sua figlia Anna e del genero.
Sempre durante le perquisizioni sono state sequestrate automobili che avevano pezzi meccanici che appartenevano ad altre autovetture di grande valore commerciale e che in alcuni casi erano state rubate.
Articolo aggiornato il 28/07/2020 14:59