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Milano – Irregolari, senza documenti, nordafricani, con precedenti penali, malvagi, violenti e che frequentano la piazza della stazione Centrale. Questo è l’identikit che accomuna i due colpevoli di 4 delle violente rapine avvenute la notte fra giovedì 26 e venerdì 27 aprile.
Sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Milano che sono riusciti a rintracciarli già nelle prime ore del mattino in piazza Duca d’Aosta, mentre facevano colazione da Mc Donald di via Vitruvio. La caccia all’omicida è iniziata immediatamente dopo che alle 2,15 del mattino, in via Settembrini un giovane bengalese di soli 23 anni, Samsul Haque Swapan, era stato ucciso da una coltellata all’addome, sferrata dopo una rapina. Samsul stava rientrando a casa dal lavoro quando è stato aggredito da due nordafricani.
Il giovane è stato subito soccorso ma è morto prima dell’arrivo all’ospedale di Niguarda. Poco dopo, alle 3.40, in via Gaffurio, è stata rapinata e ferita con una coltellata all’addome una studentessa inglese di 21 anni. Almeno nel suo caso, per fortuna, la ferita si è rivelata meno grave di quanto sembrava essere in un primo momento. La violenta rapina al giovane bengalese era stata ripresa da alcune telecamere le cui immagini hanno permesso di identificarli. una indagine parallela ha seguito le tracce dei telefoni cellulari delle vittime.
Ambedue i delinquenti marocchini, Abdenachemi Amass, 28 anni, e Saad Otmani, 30,erano schedati e avevano diversi precedenti penali oltre a numerosi alias. Uno dei due era stato arrestato per furto solo una settimana fa. Una volta colto in fragrante, un giudice ne aveva convalidato l’arresto per furto, ma aveva deciso per la denuncia a piede libero in attesa del processo, invece di trattenerlo in carcere.
E’ una procedura che si segue quando si pensa che non ci sia pericolosità sociale dell’imputato, possibilità di reiterare il reato, o pericolo di inquinamento delle prove. Quel giudice ha preso un granchio madornale, che è costato la vita del giovane bengalese, le sofferenze di altre tre persone oltre ai danni materiali e psicologici delle vittime, dei loro amici e dei loro parenti.
Dopo l’arresto, avvenuto in piazza duca d’Aosta, le indagini hanno permesso di stabilire che i due marocchini durante la notte avevano compiuto 4 rapine e non solo due. In una prima rapina, avvenuta poco dopo le 23 a Cinisello Balsamo, avevano portato via il portafoglio a un peruviano di 36 anni, picchiandolo e ferendolo. Poi alle 23, 40 circa avevano rapinato e ferito al torace e all’addome un giovane italiano, che attualmente è senza casa.
Il giovane è riuscito a chiamare i soccorsi ma poi si è aggravato. Ora è ricoverato all’ospedale di Niguarda, in condizioni critiche e ancora in pericolo di vita. Al momento dell’arresto la coppia di malviventi era ancora in possesso dei telefonini e di altri oggetti rapinati alle loro vittime.
Articolo aggiornato il 22/08/2022 22:33