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Una fuga di gas nell’appartamento del Piano terreno. Sembra ormai quasi del tutto certo che questa sia la causa della esplosione e del crollo della palazzina di Rescaldina questa mattina. L’appartamento era quello della famiglia Sidella, dove il marito i feriti più gravi. Il marito 45enne la moglie 51 enne e due bambini di 7 e 10 anni.
Nel crollo si è gravemente ferito anche un giovane di 32 anni, che abitava al primo piano insieme alla madre, che è invece rimasta illesa. L’uomo è stato l’ultimo ad essere estratto dalle macerie e ne vediamo il salvataggio dal video diffuso daI Vigili del Fuoco. Lo hanno ritrovato gli esperti e cani della squadra Usar (Urban and search rescue) esperti per ritrovare le persone sepolte durante i terremoti e i crolli in ambito urbano. Al secondo piano abitava la famiglia Avarino. il marito di 41 anni, la moglie di 40 e due bambini di 3 e 7 anni.
Si trovano tutti in ospedale, alcuni gravi ma non in pericolo di vita. In queste ore si sta pensando alla sistemazione abitativa di chi non è stato ferito, perchè la palazzina dovrà subire le verifiche di agibilità. Sui social e fra gli abitanti di Rescaldina è già partita la gara di solidarietà per sostenere le famiglie rimaste senza casa e senza effetti personali.
I soccorsi, partiti dai vicini di casa, e da due operatori ecologici che stammattina si trovavano sul posto al momento dell’esplosione, sono stati tempestivi e efficavi. Ha dato loro merito anche il presidente di regione Lombardia Attilio Fontana, che li ha elogiati e ha espresso le sue congratulazioni. “Sono molto contento non ci siano state vittime e soddisfatto che tutto sia andato bene, anche per il tempestivo intervento di Vigili del Fuoco, 118 e Forze dell’ordine”.
E’ l’incidente domestico che forse miete più vittime. Sicuramente è quello che causa più disastri. Una distrazione e uno dei rubinetti rimane aperto, oppure un tubo di gomma troppo vecchio, e facilmente, e velocemente, la cucina si riempie di gas, iniziando a spargersi dal pavimento. L’odore forte dell’additivo utilizzato per rendere nota la presenza di gas alle volte non serve.
Il suono della sveglia, una chiamata dle telefono cellulare, l’accensione del motorino del frigorifero, o quello della resistenza dello scaldabagno quando si apre il rubinetto dell’acqua calda, sono tutte scintille che possono fare da innesco all’esplosione del gas che si è miscelato all’ossigeno. Ecco perchè qualunque puzza di gas va immediatamente indagata, non prima però di aver aperto le finestre, cercando di arieggiare al massimo gli ambienti. Alcune volte però, non si fa in tempo.
Articolo aggiornato il 29/07/2020 17:31