Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Milano. In via Rho 9, in zona Cassina de Pomm, Greco nord est, presso gli stabilimenti della Lamina SpA, poco dopo le 16.30 di oggi, 7 operai hanno inalato dei gas inerti che si sono sprigionati in un forno interrato Ebner che stavano pulendo.
Per due di loro non c’è stato nulla da fare. Sono morti quasi subito. Le condizioni degli altri operai, che erano entrati nel forno per soccorrerli, sono gravi. Due sono stati trasportati in codice giallo e due in codice rosso negli ospedali san Gerardo di Monza, Sacco e città studi di Milano. Fra gli intossicati anche uno dei vigili del fuoco che sono intervenuti in soccorso degli operai.
Immediato l’intervento del 118 che ha portato sul posto diverse ambulanze, auto – mediche e i vigili del Fuoco, che si sono occupati della messa in sicurezza degli impianti. I carabinieri del comando provinciale di Milano sono sul luogo per i rilievi. Attualmente la zona è transennata, e la circolazione per prudenza bloccata. Il forno della Lamina spa è un impianto ad atmosfera controllata con argon o azoto. In serata è giunta la notizia della morte di un terzo operaio.
I tre operai specializzati che sono morti oggi nell’incidente della Lamina spa sono Marco Santamaria di 43 anni, Giuseppe Setzu, di 49 anni e Arrigo Barbieri di 58. Giancarlo Barbieri, di 62 anni, è invece sopravvissuto, ma è tutt’ora in condizioni critiche. Si trovano invece fuori pericolo Costantino Giampiero di 45 e Alfonso Giocondo di 48 anni che restano comunque ricoverati all’opedale di Città Studi.
Dalle prime notizie sull’incidente pare che il loro sia stato il classico caso dell’ambiente confinato che si satura di gas inerte. Intatti i due gas che la ditta utilizza sono gas inerti, non pericolosi e che non formano facilmente dei composti. L’argon e l’azoto sono infatti gas largamente utilizzati anche per spegnere incendi, in medicina per rimarginare le ferite. Però tendono a stagnare e a saturare gli ambienti, specie di piccole dimensioni, limitando la presenza di ossigeno. Incolori e inodori traggono in inganno ed entrare in un buco profondo due metri saturo di questi gas può portare velocemente all’asfissia.
Articolo aggiornato il 23/08/2022 00:43