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Durante la conferenza stampa del 29 dicembre sono stati diffusi, e commentati dal Questore di Milano Marcello Cardona, i dati sui reati compiuti a Milano e in provincia e quelli sugli interventi effettuati. Cardona ha anche parlato della riorganizzazione che sta portando nell’organizzazione della polizia di Stato a Milano. Come per i carabinieri una delle preoccupazioni è la forte percezione di insicurezza da parte dei cittadini, rispetto a un decremento dei crimini commessi in città e in provincia. L’analisi ha in questo caso ha portato il questore ad attribuirla ad un problema di comunicazione da correggere più che di esperienza diretta dei cittadini. In realtà sono i dati diffusi che dicono quale è il grande problema di sicurezza di Milano e provincia.
Analizzando i dati dei reati commessi a Milano non si può fare a meno di notare che per essere una città di 1.milione e mezzo di abitanti ci sono stati nel 2017 solo 103.578 reati perseguiti dalla polizia di Stato registrando un calo del 6,20% di reati rispetto al 2016. Fra le tipologie di reati commessi, però, la fanno da padrone i furti, di ogni genere. 87.930 tra scippi, furti con destrezza, furti in abitazione, in negozi, furti di auto o nelle auto (nel 2016 erano 95.797). Si può notare facilmente che il furto, nella gamma dei reati, non ha rivali. In città, il secondo reato in classifica sono le truffe e le frodi informatiche, con 7.210 casi. In provincia si sta peggio. Fra la provincia di Monza Brianza, Altomilanese e Martesana, si conta un altro milione e mezzo di abitanti e i reati sono stati 156 932. I furti in provincia sono stati 132.132. Il secondo reato in classifica è ancora la frode informatica con 12.323 casi scoperti.
Così possiamo dire che nel 2017 a Milano città è stato derubato circa un cittadino ogni 17, in provincia è stato derubato un cittadino ogni 11. Questo dato è oltrettuto impreciso perchè non tiene conto di chi è stato derubato più volte nell’anno, dei turisti, e di chi della provincia è stato derubato a Milano e viceversa. Ci accontentiamo della media? Un milanese su 13 quest’anno è stato derubato almeno una volta. Questi dati ci fanno capire perchè il senso di insicurezza a Milano sia così alto e in provincia sia alle stelle.
Rispetto al 2016 i furti in abitazione sono scesi del 21,78 %. Buon risultato ma non basta. I numeri sono tali da poterli considerare una emergenza. Il problema è ben presente alla questura. Hanno infatti adottato delle strategie ad hoc, individuando i punti della città dove c’erano più furti e ogni commissariato ha effettuato servizi specifici per disincentivarli. Per gli altri reati predatori si è scelto il sistema del controllo dei documenti delle persone sospette, che ha due scopi. Quello di far capire ai ladri che sono stati individuati e quello di avere già un elenco delle persone sospette in zona nel caso si verifichi un reato. Al parco Sempione sono state controllate 734 persone con l’arresto di 4. Ne sono state indagate altre 5. Alle Colonne di San Lorenzo 400 persone controllate, 19 arresti e 22 indagati in stato di libertà.
Le attività di controllo alla Stazione Centrale che si sono susseguite durante tutto l’anno con la partecipazione di tutte le forze dell’ordine milanesi avevano questo scopo. Infatti la Stazione Centrale è il luogo di Milano dove avviene il maggior numero di “Reati predatori”. Vi si concentra anche un gran numero di pregiudicati. 40 uscite, 1023 persone controllate, 33 arresti ,371 indagati in stato di libertà, e 403 persone foto – segnalate. Corso Como e via Benedetto Marcello luoghi di movida, sono stati posti sotto attenzione. 62 uscite, 423 persone controllate, 33 arresti e 128 persone indagate in stato di libertà. 39 i controlli in bar e locali. In Darsena sono state controllate 4.531 persone nel corso di 125 servizi. 53 arresti e 127 indagati. 220 esercizi pubblici controllati.
In zona Rogoredo sono state controllate 1076 persone con 12 arresti e 19 indagati. Piazza Selinunte ha avuto 80 servizi con 7.713 persone controllare, 17 arresti, 230 indagari e 47 esercizi pubblici controllati. E’ però il commissariato di Quarto Oggiaro ad aver avuto grande attività e successi. con 75 servizi effettuati hanno controllato 12.523 persone arrestate 150 indagate 558 e controllati 209 esercizi commerciali. Forse parlare di Quarto Oggiaro come zona calda è persino riduttivo.
Articolo aggiornato il 05/08/2020 01:43