Discarica di Casorezzo. La giunta regionale a fianco dei Comuni
La giunta di Regione Lombardia nella riunione di oggi ha approvato la decisione di sostenere il ricorso dei comuni contro la concessione, da parte della città metropolitana di Milano, del permesso di trasformare la cava di ghiaia di Casorezzo (Mi) in una discarica di rifiuti. Si tratterà di un ricorso “ad adiuvandum” al Tar , a sostegno della tesi delle parti che hanno già presentato il ricorso, cioè i comuni e il parco del Roccolo. L’ “intervento ad adiuvandum nel ricorso promosso davanti al Tar Lombardia concerne l’autorizzazione integrata ambientale per la realizzazione di un progetto di discarica nel comune di Busto Garolfo” . La prossima tappa ora sarà al 23 gennaio, quando il Tar deciderà sulla sospensiva della autorizzazione concessa, dopo aver letto anche quanto dicono gli avvocati della Regione Lombardia.
E’ il vicepresidente del consiglio regionale Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) che lo annuncia. “Dopo l’approvazione all’unanimità della mia mozione il 21 dicembre scorso, oggi Regione Lombardia ha dato ufficialmente il via libera ad appoggiare il ricorso dei comuni contro l’autorizzazione alla discarica nel Parco del Roccolo rilasciata da Città Metropolitana: un gesto forte che conferma ancora una volta quanto la Regione sia schierata in questa battaglia a fianco dei cittadini e dei sindaci” scrive Cecchetti. Sono ormai quasi 5 anni che i cittadini e i sindaci dei comuni di Casorezzo e di Busto Garolfo si battono contro la trasformazione del grosso buco in una discarica. Insieme alla Regione Lombardia hanno scongiurato che fosse trasformata in una discarica di amianto e ora, ricorso dopo ricorso,stanno battendosi fianco a fianco per difendere il parco del Roccolo e la salute dei cittadini che abitano l’intero altomilanese. Non dimentichiamo che il progetto della discarica nasce sopra la falda acquifera che serve l’intero territorio a monte della linea delle risorgive e che non esistono attualmente rifiuti lombardi che si abbia la necessità di buttare in discarica. Infatti ciò che non è riciclato, in Lombardia viene incenerito. Questo significa, come abbiamo già detto diverse volte, che i rifiuti che la ditta Solter vorrebbe portare nei nostri comuni sono quelli che arrivano da altre regioni. In particolar modo si sospetta fossero le triturazioni delle ecoballe della Campania, rifiuti indifferenziati per il cui smaltimento ha vinto l’appalto la Vibeco, azienda socia della Solter.
“Ringrazio di cuore il Presidente Roberto Maroni e l’assessore regionale all’ambiente Claudia Terzi che ci hanno sempre creduto e hanno dimostrato una grande vicinanza al nostro territorio con l’approvazione di questo ricorso,” ha continuato Fabrizio Cecchetti, ma il ringraziamento non è solo il suo. Il grazie arriva da tutti i lombardi ed è rivolto soprattutto a Fabrizio Cecchetti per il suo impegno in questa vicenda. E’ riuscito infatti a ottenere il coinvolgimento di tutte le forze politiche e le ha condotte verso la condivisione concreta del principio di difesa dell’ambiente.
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