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Piazza Selinunte, occupazioni abusive. La sfida della Lega Nord. “Qua ci vuole l’esercito”

Piazza Selinunte, quartiere San Siro. Lo chiamano il quadrilatero maledetto, la Molenbeek milanese, la zona araba e in molti altri modi, nessuno dei quali è lusinghiero e rassicurante. A detta dei residenti storici i problemi del quartiere sono parecchi ma sopra ad ogni altro ci sono le occupazioni abusive delle case popolari.

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Come in altri quartieri di Milano, la zona è controllata da un vero e proprio racket organizzato da stranieri, perlopiù arabi, che ha portato il quartiere, che si trova a pochi passi da un obiettivo sensibile per il pericolo del terrorismo, lo Stadio Meazza, ad essere una enclave araba, dove i milanesi rimasti vivono in uno stato di continua tensione e di paura.

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Quello che succede al quartiere San Siro non è una novità

Ne avevamo già parlato sin dallo scorso giugno in A “spasso” per il ghetto del quartiere San Siro, quadrilatero “maledetto” La risposta del l’amministrazione comunale è stata data in una riunione indetta dal Comitato abitanti di San Siro, che pare avere più iscritti fra gli abusivi che fra i residenti regolari. Un piccolo report della riunione di luglio lo trovate in Compagni di Merende al Quartiere San Siro, a seguito della quale non è proprio successo nulla.

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In Quartiere Aler di San Siro. Non è ancora cambiato nulla  era data la notizia della richiesta di intervento alla prefettura. Una richiesta ribadita sempre in luglio dopo il sopralluogo effettuato dai consiglieri del municipio e dal vicepresidente del consiglio Regionale Fabrizio Cecchetti in via Abbiati. (San Siro. Chiesto al Prefetto di intervenire). La regione Lombardia ad agosto 2017 ha approvato il nuovo regolamento per le assegnazioni, stanziato i fondi per le ristrutturazioni, ma senza l’intervento delle forze dell’ordine che liberino gli appartamenti occupati, non si potrà fare nulla. Siamo a dicembre e la situazione del quartiere San Siro non è cambiata.

Cecchetti: “Più sicurezza e presidio fisso dell’esercito nel quartiere”

Dalla foto si capisce bene cosa pensano i residenti regolari del quartiere San Siro. La richiesta si è alzata. Ora è quella di avere un presidio fisso dell’esercito che sia a supporto delle forze dell’ordine dei cittadini. Un gazebo, quello dell’11 dicembre,  che nel quartiere è praticamente una sfida, un rialzare la testa degli onesti. Una richiesta precisa degli abitanti stufi di vivere come se l’essere poveri e ottenere una casa popolare sia una colpa da scontare con una vita da ghetto. A dare lor supporto ancora il vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti, che ha preso a cuore la situazione del quartiere, l’assessore leghista del Municipio 7 Tiziana Vecchio e il consigliere del carroccio in Municipio 7 Francesco Giani.

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“Anche sotto l’acqua e la neve. La Lega sta in mezzo ai cittadini che non ne possono più di convivere con illegalità, degrado e violenza. San Siro infatti è diventato un quartiere ostaggio di spacciatori, delinquenti e occupazioni abusive, basti pensare che gli alloggi Aler occupati a San Siro sono più di 900 e ciò comporta gravi problemi di sicurezza in tutta la zona. La Lega ha chiesto più volte al prefetto azioni forti per sgomberare gli abusivi ma ad oggi nulla è cambiato, mentre il comune su questo tema è totalmente assente: il sindaco Sala e l’assessore alla sicurezza Rozza hanno infatti totalmente abbandonato i cittadini per bene che vivono nei quartieri più difficili e tacciono di fronte alle occupazioni abusive. Noi vogliamo riportare sicurezza e dignità in tutti i quartieri di Milano, partendo da San Siro in cui serve da subito un potenziamento delle misure di sicurezza con un presidio fisso dell’esercito 24 ore su 24 in piazza Selinunte e una vera politica di lotta e contrasto agli occupanti abusivi.”

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Articolo aggiornato il 05/10/2020 16:28

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

Co Notizie News Zoom

Testata registrata presso il Tribunale di Milano n. 47/2020 del 3/06/2020 Direttore responsabile Ilaria Maria Preti
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